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Le scuole crollano
e la Sicilia fa poco

crollo allo jaci

Il crollo del soffitto nella scuola statale Marinella Bragaglia di Palermo, avvenuto ieri e nel quale sono rimasti feriti due bambini, rilancia il problema della sicurezza degli edifici scolastici. Tema al centro dell'inchiesta di ASud'Europa, settimanale edito dal Centro Pio La Torre di Palermo (www.piolatorre.it), approfondita dalla redazione studentesca di ASud'Europa Junior. 

Oltre il 60% degli edifici scolastici italiani sono stati costruiti prima del 1974 e il 38,4% si trova in aree a rischio sismico, data dell'entrata in vigore della normativa di prevenzione. Il 37,6% delle scuole necessita poi di interventi di manutenzione urgente, il 40% sono prive del certificato di agibilità e il 60% non ha il certificato di prevenzione incendi. In Sicilia nel 2013 sono stati spesi appena 2.500 euro per la manutenzione straordinaria, contro i 27 mila dell'anno precedente. Nel nord la media degli investimenti per la manutenzione straordinaria è stata quasi tre volte quella del sud, nonostante vi sia una maggiore necessità di interventi legata alla fragilità del territorio, al rischio idrogeologico, sismico e vulcanico. Regioni come Abruzzo, Sicilia e Lombardia hanno registrato, ad esempio, un calo di investimenti nonostante vi sia un'esigenza di manutenzione straordinaria rispettivamente nel 94,5%, 57,5% e 49,1% degli edifici. Il Comune di Palermo ha però recentemente stanziato mezzo milione di euro per 53 scuole della città con problemi strutturali. Saranno i presidi a gestire direttamente le somme, a decidere come utilizzarle.

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