Sabato 16 Novembre 2024

Botta e risposta
Magorno- ANM

tribunale c.villari

La soppressione del tribunale di Rossano e relativo accorpamento a Castrovillari continua ad alimentare polemiche e scontri. Questa volta protagonisti sono il deputato del PD, Ernesto Magorno e la giunta distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati. Ma cosa ha scatenato il botta e risposta? Il piano di gestione dei servizi presentato dal presidente del tribunale del Pollino alla corte d’appello di Catanzaro. Secondo Magorno nella relazione si evidenziavano delle difficoltà in merito alla non idoneità del nuovo palazzo di giustizia per l’espletamento di tutte le attività previste, quasi una bocciatura per l’accorpamento. Da qui la richiesta di opportuni chiarimenti al Ministro cancellieri da parte del  deputato pd. Ma ecco che a gelare il deputato e a replicare in maniera piuttosto piccata scende in campo la giunta distrettuale dell’ANM, ovvero l’Associazione Nazionale Magistrati, che contesta nettamente “l’interpretazione del parlamentare di quello che in effetti è stato solo un adempimento di legge da parte del presidente del tribunale. Le valutazioni fatte nel piano di gestione con riferimento ai benefici minimi – precisa l’ANM – sono state travisate poichè si tratta di valutazioni funzionali ad obiettivi che nulla hanno a che vedere con l’accorpamento. Inoltre, nessuna contraddittorietà può essere ravvisata nella condotta del presidente del tribunale di Castrovillari che ha ritenuto legittimamente di non richiedere la proroga perché disponeva di una struttura perfettamente idonea, con riferimento alla quale, infatti, è stato rilasciato il certificato di agibilità che presuppone tutte le autorizzazioni richieste dalla legge”. Come dire la presunta bocciatura dell’accorpamento è una interpretazione del tutto personale del parlamentare. “Se è giusto il diritto di critica, e qui la stoccata dell’associazione nazionale magistrati  è più pungente, suscita perplessità il metodo utilizzato dall’on. Magorno che contesta l’operato di un magistrato la cui unica colpa è di aver dato attuazione ad una legge dello stato”. Polemica chiusa? Staremo a vedere.  

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