Matteo Renzi accetta dal Capo dello Stato l'incarico con riserva - come prassi - a formare un nuovo governo.
Da domani avvierà le consultazioni e, visto che "l'impegno - afferma al termine del colloquio di un'ora e venti con Napolitano - è l'orizzonte naturale della legislatura", il 2018, il leader Pd si prende "qualche giorno di tempo" per definire programma e squadra. Programma per il quale Renzi ha già una tempistica: a febbraio riforme istituzionali, a marzo il lavoro, che è la "vera priorità", ad aprile la riforma della pubblica amministrazione e a maggio il fisco. Il sindaco di Firenze arriva puntuale, alle 10,30, al Quirinale alla guida di una Giulietta bianca, accompagnato dal capo ufficio stampa Filippo Sensi. Nel colloquio con il presidente della Repubblica, il segretario Pd assicura, come racconta lui stesso al termine, che metterà "tutto l'impegno e l'energia di cui saremo capaci in questa sfida difficile".
Napolitano gli affida l'incarico e Renzi esce nella sala della Vetrata. Il tono di voce tradisce emozione e un pò di tensione: "Ho ricevuto l'incarico di provare a formare il nuovo governo, ho accettato con riserva per l'importanza e la rilevanza di questa sfida", esordisce. Poi conferma il suo impegno di un governo di legislatura che quindi "necessita di qualche giorno per arrivare a sciogliere la riserva". Le consultazioni formali cominceranno domani: oggi il premier incaricato, dopo aver incontrato i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Piero Grasso, torna a Firenze per l'ultima giunta e l'addio alla guida della sua città.
La testa e il cuore sono ormai tutti proiettati al governo. E non tanto sulla squadra, spiega Renzi ironizzando sulle "fatiche" dei giornalisti alle prese con il totoministri" ma sui contenuti. "Abbiamo intenzione di lavorare in modo molto serio sui contenuti, definiremo nei prossimi giorni con gli alleati una piattaforma molto seria". Programma che nelle intenzioni di Renzi ha tempi già definiti e prevede che "entro febbraio si faccia un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali, e nei mesi successivi ci saranno: a marzo il lavoro, ad aprile la riforma della Pubblica amministrazione, a maggio il fisco". Una riforma al mese, la corsa del premier incaricato è partita.
Dijsselbloem, governo Italia subito,nodo competitività - "La stabilità politica è importante, l'Italia deve migliorare la competitività dell'economia e come ogni Paese fare ciò che deve fare", per questo "mi auguro che si insedi il nuovo governo il più in fretta possibile": così il presidente dell'eurogruppo Jeroen Dijsselbloem commentando la situazione italiana.
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