Le ispezioni dei Nas nei reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali di Milazzo e Barcellona effettuate rispettivamente il 10 e il 12 febbraio scorso, sostanzialmente legittimano il provvedimento preso dall’ex commissario dell’asp 5 Manlio Magistri di chiudere il punto nascita del Cutroni Zodda. Le risultanze depositate dal Nas dei carabinieri al Tar di Catania tre giorni fa, in riferimento al nosocomio della città del Longano parlano di carenza dei requisiti strutturali, impiantistici ed organizzativi, nonché dell’assenza di collegamenti formalizzati con i servizi necessari, e che pertanto la struttura non assicura le condizioni minime previste dalle norme”. Ed inoltre: le deviazioni riscontrate possono costituire situazioni di rischio per i pazienti e per gli operatori”. Per la decisione di chiudere il punto nascita, il presidente della regione Crocetta aveva sollevato Magistri dall’incarico. Quest’ultimo, adesso, si dice fiducioso nell’operato della magistratura amministrativa che nell’udienza del prossimo 27 febbraio avrà la possibilità di scrivere la parola fine su questa vicenda. Magisteri, si legge in una nota, ritiene di essere stato sottoposto ad un linciaggio mediatico solo per aver semplicemente operato nell’interesse delle comunità milazzese e barcellonese.
Le ispezioni dei Nas nei reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali di Milazzo e Barcellona effettuate rispettivamente il 10 e il 12 febbraio scorso, sostanzialmente legittimano il provvedimento preso dall’ex commissario dell’asp 5 Manlio Magistri di chiudere il punto nascita del Cutroni Zodda. Le risultanze depositate dal Nas dei carabinieri al Tar di Catania tre giorni fa, in riferimento al nosocomio della città del Longano parlano di carenza dei requisiti strutturali, impiantistici ed organizzativi, nonché dell’assenza di collegamenti formalizzati con i servizi necessari, e che pertanto la struttura non assicura le condizioni minime previste dalle norme”. Ed inoltre: le deviazioni riscontrate possono costituire situazioni di rischio per i pazienti e per gli operatori”. Per la decisione di chiudere il punto nascita, il presidente della regione Crocetta aveva sollevato Magistri dall’incarico. Quest’ultimo, adesso, si dice fiducioso nell’operato della magistratura amministrativa che nell’udienza del prossimo 27 febbraio avrà la possibilità di scrivere la parola fine su questa vicenda. Magisteri, si legge in una nota, ritiene di essere stato sottoposto ad un linciaggio mediatico solo per aver semplicemente operato nell’interesse delle comunità milazzese e barcellonese.
Caricamento commenti
Commenta la notizia