"Evitiamo tutti e aiutiamoci a vicenda ad evitare abitudini e comportamenti di corte: intrighi, chiacchiere, cordate, favoritismi, preferenze", ha detto il Papa ai nuovi cardinali. "Il nostro linguaggio sia quello del Vangelo: 'sì, sì; no, no'; i nostri atteggiamenti quelli delle Beatitudini, e la nostra via quella della santità". "Il Cardinale entra nella Chiesa di Roma, non entra in una corte".
"Amiamo coloro che ci sono ostili - ha esortato il Pontefice -; benediciamo chi sparla di noi; salutiamo con un sorriso chi forse non lo merita; non aspiriamo a farci valere, ma opponiamo la mitezza alla prepotenza; dimentichiamo le umiliazioni subite". "Lasciamoci sempre guidare dallo Spirito di Cristo - ha aggiunto -, che ha sacrificato sé stesso sulla croce, perché possiamo essere 'canali' in cui scorre la sua carità. Questo è l'atteggiamento, questa dev'essere la condotta di un Cardinale".
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