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Sanremo: i tre finalisti
Rubino, Gualazzi e Arisa

Il vincitore del Festival di Sanremo sarà uno dei tre concorrenti che hanno conquistato la finale: Renzo Rubino con Ora, Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots con Liberi o no, Arisa con Controvento. Resta fuori dalla rosa dei potenziali vincitori il superfavorito Francesco Renga.

Le pagelle della serata finale

Luciano Ligabue - 8 - Giubbotto di
pelle nera, concentratissimo apre con una citazione di "Certe
notti", poi si avventura in un'ammaliante versione orchestrale
di "Un giorno di dolore che uno ha". Quando arriva la band e si
scatena il rock de "Il sale della terra" il festival si accende
di un'energia che per l'Ariston è una rarità. Il colloquio con
Fabio Fazio, che offre l'occasione di ricordare che il nuovo
album "Mondovisione" è cinque volte platino, fa da volta pagina
per il cambio di atmosfera con "Per sempre". Un applauso per il
modo in cui ha preparato e interpretato questo sua prima volta a
Sanremo: nella serata inaugurale l'omaggio a Fabrizio De Andrè
con Creuza de Ma, stasera con il suo rock costruito con la
giusta attenzione alle dinamiche emotive.
Stromae - Formidable - 8 - Questo ragazzo belga sta portando
qualcosa di nuovo nell'universo affine all'hip hop. Ha dato di
"Formidable", il suo pezzo più famoso, un'interpretazione
teatrale, fingendosi ubriaco come nel bellissimo video della
canzone. Una scelta giustissima per chi vuole fare un festival
contemporaneo.
Giuliano Palma - Così lontano - 6 - Lo specialista in cover
ska, si trova a suo agio in un brano retro che ricorda l'epoca
dei jukebox. Per il suo debutto a Sanremo poteva giocarsela
meglio.
Noemi - Bagnati dal sole - 6 - Dal suo soggiorno a Londra
Noemi ha sicuramente acquisito sicurezza e conoscenze musicali.
Restano un mistero le sue scelte di look. Bagnati dal sole ha
comunque una sua orecchiabilità che lascia intuire un percorso
oltre Sanremo.
Ron - Sing in The Rain - 5 - E' una canzoncina country,
graziosa ma dire che non è all'altezza dei brani scritti da Ron
è un eufemismo.
Arisa - Controvento - 6 - A Sanremo le canzoni con un po' di
melodramma hanno fortuna: infatti questa di Arisa si gioca la
vittoria anche grazie a un arrangiamento sofisticato.
Francesco Sarcina - Nel tuo sorriso - 6 - Francesco Sarcina
ha uno stile riconoscibile e personale, come interprete e come
autore. Uno dei pochi squarci di quasi rock nella gara dei
Campioni. Si concede anche una tenerezza da papà salutando il
figlio.
Perturbazione - L'unica - 5 - Una canzone che sta piacendo
alle giurie ma delude chi si aspettava dai Perturbazione
qualcosa di veramente diverso rispetto al festival.
Giusy Ferreri - Ti porto a cena con me - 5 - Il testo offre
qualche spunto all'ironia, Giusy Ferreri appesantisce il tutto
con il suo stile enfatico.
Francesco Renga - Vivendo Adesso 6 - Il favorito alla vittoria
tecnicamente è il più bravo tra quelli in gara ma sembra un po'
troppo legato a uno stile e a un repertorio basato sulla sua
bravura.
Renzo Rubino - Ora - 7 - E' giovane, originale, sicuro
nell'esecuzione e trasmette simpatia. Mica poco per il festival
e soprattutto per lui.
Antonella Ruggiero - Da lontano - 6 - Le sue canzoni ruotano
inevitabilmente sulla sua vocalità e sulla sua attrazione per
lo stile da soprano.
Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots - Liberi o no - 7 -
Dopo cinque serate la maschera di Sir Cornelius Rifo sembra
sempre di più una gag preparata ma Liberi o no rimane un pezzo
divertente e con potenzialità da classifica post festival.
Cristiano De Andrè - Il cielo è vuoto - 6 -
Un'interpretazione molto intensa per un brano che continua a
risultare meno efficace di "Invisibili", eliminato nella prima
serata dalle giurie.
Frankie Hi Nrg Mc - Pedala - 5 - Il simbolo della prima
generazione del rap italiano continua a sembrare un corpo
estraneo rispetto al festival. Non a caso per il momento le
giurie lo hanno punito.

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