La seduta dell'Aula del Senato è stata sospesa per consentire al premier Renzi di andare alla Camera per depositare il suo discorso programmatico. Riprenderà appena possibile, ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso. Dalle 20 ci saranno le dichiarazioni di voto in diretta tv.
'Sappiamo che viviamo un tempo di grande difficoltà e struggenti responsabilità' e abbiamo la consapevolezza di dover 'recuperare il coraggio e il gusto di fare sogni più grandi e accompagnarli da una concretezza puntuale'. Lo dice il premier Matteo Renzi al Senato nel discorso per la fiducia. Renzi rivendica la necessità di 'un cambio radicale delle politiche economiche' e la volontà di 'andare controcorrente'. Propone una 'legislatura di svolta' per una 'tregua della politica rispetto ai cittadini' e per 'inseguire un Paese che è davanti a noi' attraverso il rispetto dell'accordo sulle riforme 'che va oltre la maggioranza di governo'. Scuola, lavoro, capacità di attrarre investimenti sono gli obiettivi urgenti del nuovo governo. Renzi annuncia una 'immediata riduzione a due cifre del cuneo fiscale'. Entro giugno, dice, sarà pronto un pacchetto organico di revisione della giustizia, a partire da quella amministrativa.
"Ci avviciniamo in punta di piedi e con rispetto profondo e non formale che si deve a quest'Aula e alla storia del paese che qui ha un simbolo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi durante il discorso per la fiducia aggiungendo di avvicinarsi anche con lo stupore di chi si rende conto della "magnificenza di un luogo" come è il Senato.
"Siamo qui a chiedervi la fiducia che è un gesto controcorrente non tanto nel linguaggio della politica. Noi vogliamo provare ad andare controcorrente", ha detto Renzi aprendo il discorso al Senato.
"Sappiamo perfettamente che viviamo un tempo di grande difficoltà e struggenti responsabilità" e abbiamo la consapevolezza di dover "recuperare il coraggio e il gusto e il piacere di fare sogni più grandi e accompagnarli da una concretezza puntuale".
"Comunico di voler essere l'ultimo premier a chiedere a questa Aula la fiducia": ha detto Renzi chiedendo la fiducia al Senato.
"Chiedere la fiducia oggi è un gesto" che significa "provare ad andare concorrente: si fa fatica. Chiediamo fiducia a questo Senato perché pensiamo che l'Italia abbia la necessità di recuperare fiducia per uscire dalla crisi, è arrugginita, impantanata da una burocrazia asfissiante. L'idea che le norme succedute negli anni non hanno prodotto il risultato auspicato - ha detto Renzi - è sotto occhi di tutti. O si ha il coraggio di scelte radicali" o "perderemo il rapporto con chi da casa continua a pensare alla politica".
"Io non ho l' età per sedere al Senato - ha spiegato Renzi -. Non vorrei cominciare con la citazione colta di Gigliola Cinquetti ma è così. E fa pensare che oggi davanti a voi siamo qui non per inseguire un record anagrafico, non per allungare il curriculum, siamo qui per parlare un linguaggio di franchezza".
Sulla legge elettorale e le riforme costituzionali si è raggiunto "un accordo che va oltre la maggioranza di governo". Quell'accordo "lo rispetteremo nei tempi e nelle modalità prestabilite". Così il premier.
L'Italia è "curiosa e brillante, è un'Italia che si vuole bene e che ci tiene a presentarsi bene. E' un Paese che non ci segue perché è avanti a noi: siamo noi che dobbiamo inseguire" e faremo "di tutto per raggiungerlo con un pacchetto di riforme".
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