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Renzi "Cambiare unica chance"
Bersani torna in aula

E' stata presentata alla Camera una mozione di fiducia nei confronti del governo Renzi da parte dei capigruppo della maggioranza. Lo ha annunciato all'Assemblea di Montecitorio la presidente Laura Boldrini.

Si è concluso nell'Aula della Camera il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il premier ora sta tenendo la propria replica.

"Io non sono un onorevole ma voi siete onorevoli, degni di onore. Entrando mi sono detto quanto siate fortunati tutti i giorni, perché ci facciamo un callo, ma sedete in posto dove grandissimi della nostra storia, di diverse estrazioni politiche e culturali, hanno seduto". Così il premier Matteo Renzi nella replica in Aula alla Camera. Il primo viaggio di Renzi all'estero, con il ministro degli Esteri Mogherini, "non sarà a Bruxelles, non sarà a Berlino ma sarà a Tunisi, la settimana prossima, nel cuore di quel mare nostrum che noi speriamo ritorni centrale", ha detto lo stesso premier.

Dopo la strage di Capaci "nel '92-'94 si è toccato il punto più basso della politica, lo Stato sembrava inerte, sconfitto, i figli migliori del nostro Paese venivano mandati al martirio. Per questo quando sento parlare di mafia con leggerezza, quando sento parlare di pizzini, avverto un brivido dolore". Lo dice il premier Matteo Renzi alla Camera.

"Per questo governo non ci sono alibi: se ci riusciremo abbiamo fatto il nostro dovere, se non ci riusciremo sarà solo colpa nostra; non e' un atto di coraggio ma di responsabilità". Lo ha ribadito il premier Matteo Renzi nella replica sul dibattito di fiducia alla Camera. "Comprendiamo la difficoltà di capire una cosa complicata che si chiama democrazia interna, provateci anche voi": ha detto il premier rivolto verso i banchi del M5S. "So che e difficile da capire per chi non è abituato al dibattito interno tra una comunità di donne e uomini, persone diverse che si chiama partito. Nel Pd siamo abituati a confrontarci quando dobbiamo litigare lo facciamo" e "abbiamo il coraggio di riconoscere che chi vince ha la maggioranza".

"Pensiamo che il semestre europeo sia una gigantesca opportunità, non una formalità. L'Europa non è il nostro nemico". Così il premier Matteo Renzi. Addossare all'Ue la colpa dei problemi dell'Italia, afferma, significa "non soltanto negare l'evidenza dei fatti ma tradire la storia istituzionale di questo Paese che ha costruito l'Europa".

Matteo Renzi torna anche alla Camera a spiegare la nascita del suo governo fuori da un passaggio elettorale. Come ieri al Senato, infatti, il premier ha sottolineato che il Paese ha oggi "un'unica chance: quella di sfruttare la timida ripresa per cambiare profondamente. Questo cambiamento radicale - ammette - avrebbe meritato un passaggio elettorale, ma solo se ci fossero state le condizioni di creare una maggioranza stabile, solida e responsabile del mandato degli elettori". Così non era e "se avessimo avuto un passaggio elettorale come un anno fa, il problema si sarebbe riprodotto".

"Quando Bersani ha vinto non mi ha escluso dal Pd e il fatto che Bersani sia qui oggi è un segno di stile, di rispetto non solo personale ma politico". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in aula alla Camera.

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