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Ucraina, braccio di ferro
tra Obama e Putin

Nel braccio di ferro con Mosca per la crisi in Ucraina, Obama ha dato oggi un nuovo giro di vite: ha imposto sanzioni a cittadini russi e ucraini "responsabili o complici delle minacce alla sovranità e integrita' territoriale dell'Ucraina", e ha anche ammonito che il referendum con cui il 16 marzo i cittadini della Crimea dovranno scegliere tra Kiev e Mosca e' incostituzionale, ma ha anche passato un'ora al telefono con Putin, per ribadire che "c'e un modo per risolvere la situazione con mezzi diplomatici, in modo da venire incontro agli interessi della Russia, del popolo ucraino e della comunita' internazionale". Nel corso della telefonata, ha riferito la Casa Bianca, il presidente americano ha di nuovo sottolineato che "le azioni della Russia violano sovranita' e integrita' territoriale dell'Ucraina", cosa che ha indotto gli Usa "ad intraprendere diversi passi in risposta, in coordinamento coi nostri partner europei".

Ieri sera telefonata di un'ora tra il presidente Usa e Putin

I leader europei
Il referendum in Crimea "è illegale, incompatibile con la costituzione ucraina e aggrava nuovamente la situazione", ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del vertice straordinario sull'Ucraina, a Bruxelles. "Siamo stati delusi" dalla Russia e "siamo pronti ad agire e a riunirci in qualsiasi momento", ha aggiunto. A farle eco è il presidente Ue Herman Van Rompuy. La convocazione del referendum in Crimea è "illegale". La Russia, continua, deve cominciare negoziati "nei prossimi giorni" e ci devono essere "risultati" in mancanza dei quali la Ue è pronta a comminare sanzioni come divieto di viaggio, congelamento dei beni e e cancellazione dei rapporti. "Siamo estremamente determinati ad ottenere risultati". Lo dice Herman Van Rompuy specificando che la minaccia di sanzioni "sono un modo per fare pressione" e "per portare gli altri al tavolo del negoziato" facendo un parallelo a quanto fatto con l'Iran. E' stato fatto un "lavoro significativo per tentare di accogliere il grido di dolore del popolo ucraino", ha commentato il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Bruxelles.

Le dichiarazioni dopo il vertice straordinario dei capi di Stato e di governo Ue a Bruxelles. Gli Usa intanto impongono sanzioni: la Casa Bianca ha comunicato che il Dipartimento di Stato imporrà restrizioni sui visti a funzionari e singoli.

Ieri mattina il Parlamento della Crimea ha votato l'adesione alla Russia. Kiev ha dichiarato incostituzionale il referendum del 16 marzo e i leader europei sostengono questa linea.

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