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Impresa della Pennetta
in finale a Indian Wells

Grande Flavia Pennetta: era stata, nel 2009, la prima italiana a entrare nella Top 10 del tennis mondiale, ora è la prima italiana ad agguantare la finale nel torneo di Indian Wells, un Wta Premier, con montepremi di quasi 6 milioni di dollari, che è quasi uno Slam. L'impresa, che pochi pronosticavano, è stata compiuta battendo, per 7-6 (5) 6-3, la favoritissima cinese Li Na, numero 2 del ranking (è il primo tennista asiatico, uomo o donna, a salire così in alto), che l' aveva sconfitta tre volte su cinque nelle sfide precedenti; l' ultima delle quali, a gennaio, nei quarti di finale degli Open d'Australia, poi vinti dalla stessa campionessa di Wuhan. In finale, la 32enne brindisina, n. 21 mondiale (ma, comunque vada domani sera, nella prossima classifica sarà nella Top 15), troverà un altro osso durissimo, la polacca Agnieszka Radwanska, n. 3, che ha superato per 6-3 6-4 la romena Simona Halep, n. 7. 

Dopo gli exploit negli ultimi Slam (semifinali agli Us Open 2013 e, appunto, quarti a Melbourne), Flavia, che ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori, ha così conquistato la sua 23/a finale nel circuito maggiore, la prima da Acapulco 2012. "Non riesco a smettere di sorridere, sono stata aggressiva nei momenti cruciali della sfida giocando il mio miglior tennis. Raggiungere la finale in un torneo così prestigioso è una soddisfazione enorme, incredibile", ha dichiarato. "Certamente sono triste, ma non ho l'impressione di aver giocato male", le ha fatto eco Li, più 'giovane' di lei di un giorno (sono nate il 25 e il 26 febbraio 1982) e alta uguale (1,72)''. Il match, di un'ora e 48 minuti, è stato bello, intenso, senz'altro uno dei migliori della pugliese. 

Mancati due set point sul 5-4 e sul 6-5, Flavia ha chiuso la prima frazione al tie break. Sotto 2-0 nella seconda, ha reagito con lucidità e determinazione, sconvolgendo il gioco ordinato e tattico di Li. Sul 4-3, le ha strappato il servizio; ha poi mantenuto il suo, recuperando da 0-30, per conquistare la finale in un torneo in cui, in 11 partecipazioni, non era mai andata oltre gli ottavi. Nella cavalcata sul cemento di Indian Wells, prima di Li la Pennetta ha fatto fuori nell'ordine l'americana Taylor Townsend, n. 337, che aveva superato l'azzurra Karin Knapp, n. 49; l' australiana Samantha Stosur, n. 17, 'giustiziera' di Francesca Schiavone, n. 44; Camila Giorgi, n. 79, che nel turno precedente aveva eliminato nientemeno che la russa Maria Sharapova, n. 5 e campionessa in carica; l'americana Sloane Stephens, n. 18 (altro match memorabile, tra una tempesta di vento e sabbia). Domani Flavia punta al suo 10/o titolo: la Radwanska, 25 anni compiuti il 6 marzo, è in vantaggio 4-2 nei precedenti ma ha perso l'ultima sfida, in febbraio nei quarti a Dubai. "Dovrò essere molto aggressiva ma senza precipitazione, perché lei ti rimanda tutto, è un muro. Bisogna rispondere sette volte per fare un punto", ha detto la Pennetta. L'impresa è improba, ma alla brindisina l'aria del deserto californiano fa bene. E, a questo punto, niente è impossibile.

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