I fondi sbloccati dall’assessorato regionale alle Infrastrutture, 10 milioni di euro per i comuni della provincia di Messina colpiti dalle alluvioni del novembre 2011, sono quelli previsti dalla legge regionale del 2012 e che hanno uno specifico vincolo. Sono infatti destinati a chi è stato oggetto di ordinanze di sgombero e di dichiarazione dell’inagibilità degli immobili. Servono per l’ acquisizione di nuovi alloggi che siano però in regola con le norme in materia di edilizia e urbanistica. A questo punto – ha spiegato l’assessore Nino Bartolotta- siamo in attesa della verifica dei requisiti e delle attestazioni da parte degli Enti Locali, in modo da poter emanare il provvedimento finale. Il componente del Governo Crocetta ricorda anche il ruolo importante dell’ IACP e si augura che tutti svolgano il loro compito in tempi brevi in modo da dare risposte celeri e concrete. Ad attendere questi fondi sono in particolare le 50 famiglie di Saponara, che dal 22 novembre del 2011 hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Dieci nuclei in particolare, le cui case sono andate completante distrutte. Per i nuclei più disagiati il comune e la protezione civile con l’Iapc avevano nel frattempo individuati degli alloggi in contrada San Pietro da sistemare e assegnare in comodato d’suo. Ma Saponara, che ha pagato più delle altre aree le conseguenze di quel disastro, con la morte di tre persone nella frazione Scarcelli, aspetta ancora ben sei milioni di euro dal governo nazionale che dovrebbero transitare attraverso l’assessorato regionale al Territorio e all’ambiente per la messa in sicurezza di tutto il comprensorio oggetto di un gravissimo dissesto idrogeologico. Al sindaco Nicola Venuto erano arrivate rassicurazioni più di un mese fa, anche dalla protezione civile, ma ancora ad oggi, non si è visto un centesimo.
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