Il giorno dopo il grande shock della "marea blu" del Fronte nazionale che ha investito la Francia, nel mirino finiscono quel 38,72% di elettori - un record assoluto per le amministrative - che ieri hanno disertato le urne al primo turno delle amministrative.
Nelle elezioni che unanimemente vengono giudicate innanzitutto come uno schiaffo per il governo socialista e la presidenza di Francois Hollande in particolare, gli analisti ravvisano anche un monito durissimo dei francesi ai partiti tradizionali nel loro insieme. Socialisti e UMP, da parte loro, hanno già moltiplicato gli appelli agli elettori affinché domenica prossima si rechino in massa a votare per i ballottaggi. La destra, scossa dagli scandali degli ultimi giorni sulle intercettazioni dell'ex presidente Nicolas Sarkozy, approfitta relativamente del crollo socialista, anche se in molte città deve cedere il passo al partito di Marine Le Pen, che presentando appena 500 liste in un totale di 36.000 comuni ha portato a casa il 7% delle preferenze.
Secondo i risultati "consolidati", proiettati quindi sull'insieme del territorio nazionale, la destra otterrebbe il 46,54% dei voti, la sinistra il 37,74% e il Fronte nazionale il 4,65%. "Sanzionato" titola in prima pagina Le Parisien, su una grande foto del presidente Hollande, "Paura sulle città" è la prima di Liberation con l'immagine di Marine Le Pen sullo sfondo, "La sconfessione" è il grande titolo di prima di Le Figaro, con riferimento al capo dell'Eliseo. Se è vero che nelle amministrative a metà mandato gli elettori se la prendono quasi sempre con il governo in carica, "è raro che lo facciano in proporzioni del genere", osserva il più diffuso quotidiano regionale, Ouest France. Il simbolo, del tutto inatteso, di quanto successo ieri è la storica vittoria del candidato del Fronte, Steeve Briois, già al primo turno ad Hénin-Beaumont, nel nord. Ma non è da meno la disfatta del candidato socialista a Marsiglia, Patrick Mennucci, che finisce non soltanto distaccato di 20 punti dall'avversario UMP Jean-Claude Gaudin, sindaco uscente, ma anche quattro punti dietro Stephane Ravier, l'uomo del Fn. Sarà invece necessario il fotofinish a Parigi, dove la candidata della destra Nathalie Kosciusko-Morizet, nonostante una campagna non proprio riuscitissima, ha ottenuto più voti (il 35,64%) della socialista Anne Hidalgo (34,4%), che ha beneficiato dell'investitura del sindaco uscente, Bertrand Delanoe. Gli analisti scrivono già questa mattina di sistema bipolare francese giunto al tramonto e di Fronte nazionale come terza forza del Paese. E domenica prossima il Fronte imporrà in un centinaio di città le "triangolari", ballottaggi PS-UMP più il candidato dell'estrema destra. Nei casi in cui il Fronte è avvantaggiato, i socialisti hanno già annunciato che inviteranno il proprio candidato a desistere in favore dell'UMP, un gesto non ricambiato dalla destra, che esorta invece tutti i simpatizzanti a recarsi alle urne. Lo slogan del partito di opposizione guidato da Jean-Francois Copé è: "un voto al Fronte nazionale è come un voto al Partito socialista". Atteso in giornata un incontro all'Eliseo fra Hollande e il primo ministro, Jean-Marc Ayrault, per fare il punto della difficile situazione nella gauche. L'UMP si riunirà nel pomeriggio, cosi' come il Fronte nazionale.