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Formazione, il caso
Genovese alla Camera

  La lunga giornata degli interrogatori di garanzia davanti al gip Giovanni De Marco per l’inchiesta sulla formazione è iniziata alle 10 del mattino ed è finita alle quattro del pomeriggio, ieri a Palazzo Piacentini. Gli indagati Roberto Giunta e Domenico Fazio, ovvero i due “fedelissimi” della segreteria dell’ on. Genovese, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Ma gli altri due, l’ex sindaco di S. Piero Patti Salvatore Lamacchia e il commercialista Stefano Galletti, hanno parlato. E a lungo. Almeno tre ore a testa, tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio. L’on. Francantonio Genovese da Roma, in attesa che oggi si riunisca la giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, ha intanto fatto alcune dichiarazioni. Nei confronti dell’intera inchiesta «fino ad oggi grande rispetto», sul pianeta- formazione: «è stato un settore importante per la Sicilia, continua ad esserlo a mio avviso, purché si faccia sana formazione». Dure le prese di posizione del governo regionale. «Dovessi votare, direi sì all’arresto», ha detto il presidente Crocetta. «Quando abbiamo iniziato ad occuparcene, ci sono state resistenze all’interno della Regione», l’accu - sa dell’assessore alla Formazione Scilabra.

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