Con una lunga e calorosa stretta di mano il Papa si è congedato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama sulla soglia della biblioteca pontificia, al termine dell'udienza. Subito prima un piccolo conciliabolo tra il Papa, il presidente e un interprete aveva indotto una risata a papa Francesco. Il presidente ha lasciato la biblioteca alle 11,27, ripercorrendo i saloni del Palazzo apostolico.
Il colloquio privato tra i due e' durato 50 minuti. 'Thank you, thank you' sono state le prime parole di Obama a Francesco. Poco prima di iniziare il colloquio Francesco si è rivolto al presidente Usa dicendogli in inglese: 'Benvenuto, signor Presidente'.
Obama nel cortile di San Damaso è stato ricevuto da monsignor Georg Gaenswein che gli ha stretto la mano. In Vaticano anche John Kerry. "E' un piacere incontrarla, sono un suo grande ammiratore, anche come cattolico", ha detto il segretario di Stato nello stringere la mano al Papa, quando questi ha presentato il suo seguito.
Qualche protesta prima dell'arrivo in Vaticano - L'arrivo di Obama in Vaticano è stato preceduto da qualche contestazione in Via della Conciliazione. Un italiano è stato fermato dalla polizia durante un sit-in non autorizzato in favore della liberazione dell'attivista statunitense Leonard Peltier, in carcere dal 1977 con la condanna a due ergastoli per l'omicidio di due agenti dell'Fbi, nonostante dubbi sulla sua colpevolezza. Sempre nei dintorni di via della Conciliazione ha sfilato un altro mini corteo ambientalista che chiedeva al presidente Obama di schierarsi contro la costruzione dell'oleodotto di Keystone tra il Canada e Miami.
Obama salirà al Quirinale alle 12.00 per il colloquio con Napolitano. Quindi si sposterà a Villa Madama per incontrare Renzi. Infine, con la guida di un archeologo, la visita al Colosseo alle 17.00.
Il Papa ci sfida sui poveri, suo pensiero prezioso - "Il Papa ci sfida. Ci implora di ricordarci dei poveri. Ci invita a fermarci a riflettere sulla dignità dell'uomo. Arrivo a Roma per ascoltarlo: il suo pensiero è prezioso per capire come possiamo vincere la sfida contro la povertà estrema e per limitare le sperequazioni". Così Obama in un'intervista al Corriere della Sera anticipata dal Corriere.it. Obama ha promesso un forte impegno americano per l'Expo di Milano.
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