A più di vent'anni dal debutto con lo spettacolo "Sottobanco", Silvio Orlando torna in scena con il racconto teatrale che ha aperto il filone scolastico anche al cinema e in televisione. Nel cast della nuova versione dello spettacolo teatrale che questa volta prende il titolo di "La scuola", nato sempre dai testi di Domenico Starnone, oltre a Silvio Orlando ci sono Marina Massironi, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli e Maria Laura Rondanini. "Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia vita - racconta all'ANSA Silvio Orlando, dal Teatro Sociale di Stradella dove si trova per una prova generale - perché fu un evento straordinario, entusiasmante e con una forte presa sul pubblico. A vent'anni di distanza è interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos'è successo poi". L'anno che ha visto per la prima volta sul palcoscenico lo spettacolo, diretto da Daniele Lucchetti, era il 1992 e solo tre anni dopo, considerato il successo di critica e pubblico oltre che il soggetto innovativo, la stessa storia veniva ripresa dal cinema con la pellicola omonima del nuovo spettacolo di Orlando e compagnia, seguito poi anche da diverse produzioni televisive tutte dedicate al mondo della scuola e che in qualche modo facevano seguito ad un vero e proprio filone tematico aperto, cosa più unica che rara, dal teatro preso ad esempio dagli altri settori dello spettacolo. "E' stato uno dei pochi casi in cui un sano meccanismo ha voluto che il teatro fornisse argomenti alla tv e cinema - dice a proposito l'attore - e credo che il teatro possa assolvere a questa funzione di grande palestra e di fabbrica di idee. E' stato un esempio poco seguito perché questi mondi sono di solito volutamente separati e impenetrabili tra loro, il che penso sia una follia". Della scuola, lo spettacolo che dal 3 al 13 aprile sarà in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, racconta di un gruppo di insegnanti alle prese con gli scrutini di fine anno, tra modi differenti di concepire il mestiere di professori. "Più che della situazione scolastica in quanto struttura e finanziamenti - racconta Orlando - parliamo di istruzione e di come il modo di insegnare è cambiato negli anni. Raccontiamo due modi diversi di interpretare il ruolo educativo nella scuola, uno più democratico e vicino agli studenti e l'altro più reazionario che vorrebbe un scuola più elitaria". Forte, come da buona tradizione delle produzioni legate al nome di Silvio Orlando, che di questo spettacolo si è occupato anche della produzione con la società fondata assieme alla moglie, è anche la componente comica che, visto il cast, non poteva non esserci. ''Speriamo di comunicare le nostre intenzioni con un sorriso - racconta sempre Orlando - perché mai come con questo spettacolo ho condiviso tanto con il pubblico. Vorremmo anche trasmettere qualche piccolo dubbio e qualche inquietudine qui e la".
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