Domenica 22 Dicembre 2024

Evadono 8 milioni di tasse
per comprare vini e gioielli

Avrebbero evaso le tasse per otto
milioni di euro e metà di quei soldi li avrebbero usati in parte
per pagare l’indennità di stress ai dipendenti e in parte per
acquistare beni di lusso: per questo la Gdf di Bari ha
sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza beni per otto
milioni di euro nei confronti degli amministratori della società
Kentron srl di Putignano (Bari). Secondo il pm Francesco
Bretone, tra il 2007 e il 2013 circa 600 mila euro sono stati
utilizzati per ripagare lo «stress da lavoro», 138 mila euro
per acquistare gioielli, 40 mila euro per vini pregiati e
champagne, altri 40 mila per abiti di alta moda.
«Spese considerevoli e assolutamente ingiustificabili per
una clinica privata», sostiene la Procura di Bari, che si
aggiungono ai contanti prelevati direttamente dalla cassa della
radiodiagnostica dove giornalmente vengono pagati i ticket del
presidio sanitario Giovanni Paolo II gestito da Kentron, a
bonifici e assegni sui conti personali dei dipendenti. Mentre
svuotavano progressivamente le casse della società, inoltre, gli
amministratori - secondo la magistratura barese - evadevano il
Fisco. Nell’inchiesta sono indagati l’imprenditore Francesco
Ritella, amministratore di fatto della Kentron, Angelo Rocco
Colonna e Francesco Paolo Tannoia, il primo amministratore unico
della società fino al 2009 e il secondo a partire da quella
data, Carmela Sisto, Leonardo e Vita Loparco, rispettivamente
direttore dei servizi generali, direttore generale
amministrativo e responsabile risorse umane del Giovanni Paolo
II. I sei indagati rispondono, a vario titolo, di omesso
versamento di ritenute certificate, omesso versamento di Iva,
sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e
appropriazione indebita.
Parte dei soldi sottratti all’Erario sarebbero stati
«dirottati verso soggetti privati quali amministratori e
dipendenti della società - si legge nel decreto di sequestro - o
utilizzati per spese voluttuarie e tese a soddisfare bisogni
personali degli amministratori». Per esempio i «risarcimenti a
titolo transattivo dovuti dalla società a fronte di danni
biologici causati da disagi psico-fisici, nonché mancati
pagamenti di ore di straordinario, trasferte e premi di
produttività» e singolari «spese di rappresentanza». Gli
stessi amministratori, Francesco Ritella e Francesco Paolo
Tannoia, avrebbero ricevuto tra il 2010 e il 2011 oltre 200 mila
euro per «trasferte mai rimborsate, ritmi di lavoro serrati e
stressanti che hanno causato uno stato di ansia e stress
permanente, notevole dispendio di energie».
Oltre al pagamento dello «stress da lavoro», certificato da
verbali di conciliazione ritenuti falsi dalla Procura, gli
amministratori della società avrebbero acquistato costosi
orologi 'Frank Muller', anelli con brillanti, borse 'Cartier' e
accessori 'Montblanc', oltre a vini pregiati come 'Sassicaia
2006', 'Barbaresco di Gajà, champagne ('Krug', 'Blanc de
Blanc', 'Billecart Couveè), rum e cognac. (ANSA).

Avrebbero evaso le tasse per otto milioni di euro e metà di quei soldi li avrebbero usati in parte per pagare l’indennità di stress ai dipendenti e in parte per acquistare beni di lusso: per questo la Gdf di Bari ha sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza beni per otto milioni di euro nei confronti degli amministratori della società Kentron srl di Putignano (Bari). Secondo il pm Francesco Bretone, tra il 2007 e il 2013 circa 600 mila euro sono stati utilizzati per ripagare lo «stress da lavoro», 138 mila europ er acquistare gioielli, 40 mila euro per vini pregiati e champagne, altri 40 mila per abiti di alta moda.«Spese considerevoli e assolutamente ingiustificabili pe runa clinica privata», sostiene la Procura di Bari, che si aggiungono ai contanti prelevati direttamente dalla cassa della radiodiagnostica dove giornalmente vengono pagati i ticket del presidio sanitario Giovanni Paolo II gestito da Kentron, a bonifici e assegni sui conti personali dei dipendenti. Mentre svuotavano progressivamente le casse della società, inoltre, gli amministratori - secondo la magistratura barese - evadevano il Fisco. Nell’inchiesta sono indagati l’imprenditore FrancescoRitella, amministratore di fatto della Kentron, Angelo RoccoColonna e Francesco Paolo Tannoia, il primo amministratore unico della società fino al 2009 e il secondo a partire da quella data, Carmela Sisto, Leonardo e Vita Loparco, rispettivamente direttore dei servizi generali, direttore generale amministrativo e responsabile risorse umane del Giovanni Paolo II. I sei indagati rispondono, a vario titolo, di omesso versamento di ritenute certificate, omesso versamento di Iva,sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e appropriazione indebita.Parte dei soldi sottratti all’Erario sarebbero stati«dirottati verso soggetti privati quali amministratori edipendenti della società - si legge nel decreto di sequestro - outilizzati per spese voluttuarie e tese a soddisfare bisogni personali degli amministratori». 

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