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M5s: pronti a votare
il ddl della minoranza Pd

"Quello presentato da Chiti al Senato è di fatto il nostro testo, ad eccezione di una questione che riguarda il taglio delle indennità. Ma su tutto il resto non possiamo non essere d'accordo visto che ricalca la nostra proposta". Il presidente dei senatori M5S Maurizio Santangelo risponde così alla domanda se i voti del Movimento 5 stelle potrebbero confluire sul testo presentato da Vannino Chiti e un'altra ventina di senatori Pd. "Ci stiamo ragionando - aggiunge -, ma credo proprio di sì". 

"Noi il nostro ddl costituzionale non lo ritiriamo. Resta lì sul tavolo. Ma non vogliamo spaccare il partito. Stiamo solo cercando di dare il nostro contributo". Così Corradino Mineo, risponde al renziano Marcucci e a Nicola Latorre che avevano invitato i 22 senatori Dem a ritirare il ddl Chiti sulle riforme.

Marcucci, Chiti ritiri testo e presenti emendamenti - "Condivido totalmente l'appello lanciato in assemblea dal senatore del Pd Nicola Latorre di invitare Chiti e gli altri firmatari a ritirare la loro proposta di riforma costituzionale. Li invitiamo ufficialmente a fare emendamenti al testo del governo", ha detto il senatore renziano Andrea Marcucci.

Mineo: votiamole con M5S - "Abbiamo votato con M5S la decadenza di Berlusconi, perche' non dovremmo provare a votare insieme le riforme istituzionali?", scrive su twitter il senatore Pd Corradino Mineo.

Zanda, entro 25 maggio prima lettura, Pd sarà unito - "L'obiettivo del gruppo del Pd al Senato deve essere da una parte tenere ferma la data del 25 maggio come scadenza ultima di approvazione in prima lettura della riforma del Senato, dall'altra portare tutti i senatori del gruppo uniti all'approvazione della riforma. In sintesi rispetto dei tempi e unità". Lo dice Luigi Zanda introducendo i lavori dell'assemblea dei senatori del Pd.

Renzi, non stiamo punendo le Regioni - Nelle riforme "non stiamo cercando di punire qualcuno o di valorizzare altri". Così Matteo Renzi. "Noi - sottolinea - crediamo nel ruolo delle Regioni al punto da farne il cuore del Senato che verrà, ma dobbiamo dirci che loro ruolo e il loro prestigio è messo a dura prova da alcuni fenomeni diffusi che hanno allontanato i cittadini".

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