Lo ha colpito con i tacchi a spillo delle sue scarpe per più di 25 volte, con ferocia, sulla testa. Così Ana Trujillo, 45 anni, nel giugno scorso ha ucciso il suo fidanzato, Alf Stefan Andersson, professore svedese ricercatore all’università di Houston, in Texas. Ora la donna è stata giudicata colpevole, e davanti ai giudici, non ha mostrato alcuna emozione. Neanche davanti al paio di scarpe assassine portate in aula come arma del delitto: di colore blu, tacco 14, ancora insanguinate. «Ho fatto quello che dovevo fare, volevo soltanto sopravvivere», ha detto la donna ai giudici, accusando l’uomo di essere alcolizzato e appellandosi alla legittima difesa. Una versione che ha ripetuto in un’intervista alla Abc ma che non ha convinto i magistrati. Adesso Ana rischia il carcere a vita.(ANSA).