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Latitanza Presta
indagati fiancheggiatori

Familiari e amici del presunto boss di Cosenza, Franco Presta,  iscritti nel registro degli indagati dalla DDA di Catanzaro per aver favorito la latitanza della ex primula rossa. A distanza di due anni dalla cattura di Presta, fino ad allora inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi di Italia,  in una villetta nel campus universitario di Arcavacata ecco che gli inquirenti hanno individuato la rete di fiancheggiatori. Sei persone tra cui la  moglie Damiana Pellegrino, la figlia Marianna, il genero Francesco Ciliberti, e il nipote Michele Filippelli, e  due amici del figlio Domenico, ucciso a soli 22 anni, il 17 gennaio del 2011 davanti al negozio della sorella a Spezzano albanese da Aldo De Marco, un commerciante del luogo esasperato dalle prepotenze del giovane.  Un omicidio che ha dato il via ad una lunga scia di sangue. Un mese dopo la strage di San Lorenzo, uccise a San Lorenzo del Vallo la cognata e la nipote di De Marco, scampato miracolosamente alla carneficina, il nipote ora sotto protezione. Due mesi dopo anche il fratello Gaetano che continuava a chiedere giustizia per l’uccisione della figlia e della moglie,  è stato freddato in un agguato. Omicidio che qualcuno ipotizza siano stati la vendetta del boss, uno dei protagonisti della guerra di mafia nel cosentino,  per l’assassinio del figlio. 

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