E' visibilmente stanco e non si stacca dalle braccia del papà dopo la notte passata all'addiaccio il piccolo di 8 anni scomparso da ieri nel bellunese. Il bambino, che appare in discrete condizioni di salute, è stato accompagnato nel posto medico che era stato allestito ieri nel centro di coordinamento dei soccorsi, a Domegge di Cadore.
"Il bambino - racconta Mirko Zago, uno dei vigili del fuoco che ha partecipato alle ricerche dalla notte scorsa - è stato ritrovato lungo la strada che porta a Lorenzago, la stessa che era stata perlustrata minuziosamente già ieri". "Evidentemente - prosegue - si trovava ad una altezza superiore ed è riuscito a scendere da solo sino a raggiungere la strada, capendo che era il modo migliore per farsi raggiungere"
Quando è sceso dalla macchina dei soccorritori un lungo applauso ha accompagnato l'arrivo del bimbo di otto anni che si era perso da ieri nel bellunese. Il piccolo, racconta Gian Mario Meneghin, capo del Soccorso alpino del Centro Cadore, non ha versato una lacrima ma è apparso visibilmente frastornato. "Guardava quasi stranito tutta la gente, centinaia di persone, che lo aspettava a Domegge, nel punto di raccolta dei soccorsi - dice - . Sicuramente frastornato dagli applausi, dal rumore degli elicotteri e dall'abbaio dei cani che lo stavano cercando da ieri". Il bambino ha subito cercato rifugio tra le braccia dei genitori, in particolare in quelle del papà, che aveva partecipato alle ricerche insieme a tutti i parenti. Secondo la ricostruzione dei soccorritori, durante la gita all'Eremo dei Romiti ha smarrito la strada, finendo nell'intrico del bosco. "Il suo ritrovamento - conclude Meneghin - è stata una vittoria per tutti noi".