Sabato 23 Novembre 2024

Arriva l'app per prenotare le prostitute

Perché andare a caccia di clienti sotto un freddo polare, quando la tecnologia può venire in aiuto alla prostitute. Ci voleva un master in etica economica, e l'energia creativa di una città come Berlino, per arrivare all'app che prenota le escort con uno smartphone. Con l'obiettivo di 'salvarle' dalla strada e, soprattutto, dai rigori dell'inverno tedesco. L'idea è venuta a una giovane di 26 anni, fresca di studi, che racconta della sua start up a tabloid e siti dedicati ai creativi berlinesi. Pia Poppenreiter - tutti le chiedono se il nome sia vero e lei assicura di sì - ha messo su una piccola impresa ''per offrire alle prostitute una piattaforma di prenotazione'': un servizio a costo zero, per le professioniste del sesso. Chi prenota un'escort per un'ora ad esempio, spiega Pia, le pagherà 200 euro comunque fuori dalla rete personalmente. Con gli introiti per le prestazioni non hanno alcun contatto quelli di ''Peppr.it'', che si occupano ''solo della consegna''. Solo chi si avvale dell'app per contattare una prostituta, e cioè il cliente, dovrà versare una piccola quota. La squadra di Peppr ha il suo 'buro' in Weserstrasse. Ci lavorano in tre, la fondatrice è ovviamente il Ceo del piccolo gruppo. ''Al momento lavoriamo con le agenzie di escort, non con i bordelli (legali in Germania, ndr). Ma stiamo contattando libere professioniste per offrire spazio sulla nostra piattaforma e farle registrare'', racconta Poppenreiter al sito 'Gruenderszene', dedicato alle idee più originali dei giovani berlinesi. L'app per le prostitute vuole rilanciare, rivoluzionandola, l'immagine di un mercato pieno di approfittatori e orribili cliché. La ventiseienne spiega come sia arrivata a metter su questo progetto. ''Il racconto di come sia nata l'idea è un po' kitsch - mette le mani avanti Pia -: una sera d'inverno passando per Oranienburger Strasse con degli amici ho visto delle prostitute al gelo, in attesa di clienti. Io stessa avevo la gonna, e sentivo freddo. E allora mi sono detta, pazzesco c'è un app per tutto, perché per le prostitute no?'' Di grande aiuto sono stati a questo punto anche gli studi che aveva alle spalle: ''Sono venuta a Berlino per un master che aveva come tema centrale l'etica economica. Parallelamente ho collaborato con la cattedra di Corporate Responsability Management e ho lavorato per Continental''. Riserve morali su quello che fa? No, nessuna, ''ed è tutto legale''.(ANSA)

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