Folle al Colosseo, che ha sfiorato le 54 mila presenze in due giorni, ma anche a Pompei, dove ci sono stati più di 25 mila visitatori, e naturalmente agli Uffizi, che quest'anno hanno staccato quasi duemila biglietti in più. Sarà l'effetto Obama, sarà la voglia di cultura che spesso si accompagna ai periodi di crisi economica, ma è vero che mai come quest'anno a Pasqua musei e città d'arte hanno fatto il pieno. Con i 30 musei statali più visitati che hanno praticamente raddoppiato i loro visitatori, passando dai 101.158 del 2013 ai 191.343 di Pasqua 2014. Cultura "si #cambiaverso", twitta soddisfatto il ministro Franceschini, che assicura investimenti da parte del governo su cultura e turismo. Anche se dalle pagine dell'americano New York Times torna proprio oggi la vecchia polemica sui pochi visitatori dei musei italiani, che espongono i tesori del patrimonio di cui si è ottenuto il rimpatrio. Tant'è, a spulciare i dati compilati dall'ufficio statistica del ministero, la prima cosa che balza agli occhi è che le aperture straordinarie dei luoghi di cultura, quando si riescono a fare, funzionano e sono sempre gradite: lo dimostrano proprio i dati del Colosseo, che lo scorso anno era aperto a Pasqua e chiuso a Pasquetta e che quest'anno, con il doppio giorno di apertura, ha più che raddoppiato le presenze, passando dai 23.938 visitatori del 2013 ai 53.737. Ma lo sottolineano anche i numeri della Pinacoteca di Brera a Milano, che l'anno scorso per Pasqua è rimasta chiusa e che quest'anno ha accolto 4.136 persone. Stesso discorso per la Venaria Reale a Torino, che ugualmente non aveva aperto a Pasqua 2013, ed è stata visitata da 16.363 turisti. Idem per il circuito museale di Firenze, al sesto posto della top 30 del Mibact, che a dispetto della chiusura di un anno fa ha raccolto 12.474 persone. Mentre a Trieste il castello di Miramare ha attratto 3.992 appassionati e persino la grotta Azzurra a Capri ha avuto nel ponte 1.418 visite. Resta comunque il fatto che anche chi un anno fa aveva regolarmente aperto ha visto quest'anno crescere le presenze, dagli oltre mille in più del Museo Egizio di Torino (8.395 nel 2013, 9534 nel 2014) o del circuito archeologico di Paestum (2329 nel 2013, 3286 nel 2014) ai quasi 2.000 in più degli Scavi di Ostia antica. E se Pompei ha raccolto i frutti delle aperture straordinarie di tre nuove domus, con i visitatori cresciuti dai 19.533 del 2013 ai 25.165 di quest'anno, anche la vicina Ercolano ha avuto mille visitatori in più, mentre la Reggia di Caserta è stata letteralmente presa d'assalto dai turisti con 5.396 mila visitatori contro i 1.362 di un anno fa (quando era chiusa a Pasquetta). In controtendenza, fra i top 30, solo il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo a Roma che perde quasi 600 visitatori (8.907 nel 2013 e 8.305 nel 2014) e le Cappelle Medicee di Firenze che un anno fa avevano avuto 1.860 visite contro le 1.568 di quest'anno. Nel complesso, i circa 420 musei, monumenti e aree archeologiche statali hanno avuto nel ponte pasquale 370 mila visitatori. Franceschini non nasconde la soddisfazione: "Un dato estremamente positivo - sottolinea il ministro - e che dimostra le enormi potenzialità di crescita che risiedono nella cultura e nel turismo italiano. Due settori su cui il governo intende investire con forza". (ANSA).
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