"Il fermo amministrativo sulla vettura del contribuente è stato iscritto per un debito molto più elevato e non per soli 6 centesimi. " E' quanto precisa Equitalia Sud - e rende noto l'Agi -in merito alla vicenda di un cittadino che- documenti alla mano- ha reso noto il suo caso tramite l'agenzia di stampa. " I sei centesimi- si legge ancora nella nota-rappresenatno , infatti il residuo di un vecchio debito e il contribuente, quando si è presentato allo sportello, aveva diritto a essere informato." "La cancellazione del fermo non ear condizionata - continua la nota di Equitalia- al pagamento dei sei centesimi ed Equitalia non avrebbe mai richiesto un importo così esiguo. Si precisa, inoltre, che nel 2006 è stato inviato al contribuente un avviso, ricevuto e controfirmato dall'interessato per informarlo che Equitalia avrebbe proceduto con l'iscrizione del fermo in mancanza del pagamento, entro 20 giorni, della cartella notificata nei mesi precedenti. Il contribuente ha provveduto a saldare quanto dovuto, soltanto dopo l'iscrizione del fermo e non ha mai ritirato la liberatoria prevista dalla legge per procedere alla relativa cancellazione. E' opportuno precisare anche che, a seguito del fermo amministartivo, la vettura non vienme cancellata dal Pra (pubblico registro automobilistico) quindi non è necessario procedere a nuova immatricolazione" " Equitalia - conclude la nota- resta a disposizione del contribuente per fornirgli ogni ulteriore informazione