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Un milione a S.Pietro per i due Papi

Tra canti, striscioni, sventolio di bandiere, costumi tradizionali e cori inneggianti ai due futuri santi, si è già respirata aria di festa oggi in una piazza San Pietro invasa fin dalle prime ore del mattino da una moltitudine colorata di pellegrini e fedeli. A cui si sono mescolati, per tutto il giorno, non pochi turisti a loro volta attirati dall'eccitante atmosfera di vigilia di un evento senza precedenti come sarà quello della canonizzazione di due Papi alla presenza di altri due Papi, il "regnante" Francesco e l'emerito Benedetto. A comparire per primi questa mattina in una piazza che si è andata via via affollando nel corso della giornata leggermente soleggiata, sono stati i tanti che hanno optato per sistemazioni di fortuna per la notte, con sacchi a pelo e tende da campeggio, montate un po' qua e la' nelle zone limitrofe al Vaticano. A farla da padroni, almeno a giudicare dal gran numero di bandiere sventolate, i fedeli polacchi devotissimi al loro "Karol". Alcuni di questi, musicisti connazionali di Giovanni Paolo II, vestiti dei costumi tradizionali e strumenti classici come violini e violoncelli alla mano, hanno suonato musiche tipiche radunando campanelli di folla attorno a loro. Tra i tanti pellegrini è spuntato anche chi si è lanciato in imprese inedite come il polacco Pavel, maratoneta che ha marciato per 40 giorni dalla Polonia a Roma trascinando dietro di sé un triciclo contenete il suo bagaglio agganciato ai fianchi da una speciale montatura. In piazza si sono fatte sentire anche le voci (e le chitarre) di tanti messicani, spagnoli, brasiliani, americani e persino cinesi. Non sono mancati ovviamente quelli bergamaschi, provenienti dall'area natale di Giovanni XXIII. Tanti hanno indossato il fazzoletto con i colori bianco e giallo della Santa Sede. Un gruppo di giovani di Madrid, proprio sotto al sagrato dove si lavora fino all'ultimo per l'allestimento delle aree dove saranno ospitati da un lato cardinali e vescovi concelebranti e dall'altro le delegazioni ufficiali, ha a lungo acclamato Wojtyla al motto di "Juan Pablo segundo, te quiere todo el mundo!". Nell'area del colonnato anche tanti reporter italiani e stranieri (centinaia i giornalisti accreditati) a caccia di interviste con troupe al seguito. Immancabili i "selfie" dei fedeli immortalatisi con gli smartphone con lo sfondo della facciata della basilica alle spalle, dove campeggiano gli arazzi di Roncalli e Wojtyla, mentre anche qualche cardinale di passaggio si è prestato volentieri alla nuova modalità delle foto ricordo, sdoganata già da papa Francesco. Lunghissimo per tutto il giorno è stato inoltre il serpentone di folla formatosi per accedere alla basilica per portare il proprio omaggio alle tombe dei prossimi santi. Affari d'oro, stando a quanto si è visto, sembrano averli fatti i venditori ambulanti di immaginette, santini, souvenir, rosari che hanno approfittato della grande folla sparsa anche in via della Conciliazione e per le vie limitrofe di Borgo Pio e Porta Angelica per piazzare la loro merce. La Guardia di Finanza è comunque intervenuta per sequestrare 1500 confezioni di "misericordina" contraffatte. Il brulicare di pellegrini e turisti tra canti improvvisati e (molti) bivacchi è andato avanti tutto il giorno ma inutile sperare di aver guadagnato una buona posizione per la cerimonia di domani. Alle 19 la piazza è stata infatti sgomberata dalle forze dell'ordine e chiusa in vista della nuova apertura di domani mattina alle 5:30, quando, secondo le previsioni, ad affollare San Pietro potrebbero essere tra i 500 mila e il milione di persone. (ANSA).

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