“Questa mattina, come mio solito, quando sono a casa, mi sono recato per il mio jogging lungo il torrente che scorre nei pressi di Rende-Castiglione, dove è stato festeggiato il Primo Maggio. Ho trovato una devastazione, uno schifo furibondo, uno scenario degno del più realistico Pasolini, o di una sequenza del film "Non ci resta che piangere" di Benigni-Troisi, in cui quest'ultimo fa la pipì dal bancone”. E’ questo l’amaro sfogo di un cittadino di fronte all’inciviltà di quanti hanno partecipato alla festa del 1° maggio a Rende. “Ho osservato un paesaggio immondo, non perché oggi siamo tutti diventati ambientalisti – scrive - ma perché questa è l'indole incorreggibile di noi calabresi. Ricordo che nel lontano 1994 mi trovavo a lavorare Praga e assistetti in piazza, con 7 schermi giganti, alla finale di calcio europeo tra England e Repubblica Ceca giocata a Londra. Dopo il Golden gol mi attardai e tutti avevano deposto nei cestini le loro 20 birre consumate pro capite. Per terra trovai solo una bandierina che raccolsi e che conservo gelosamente fra i cimeli di casa. Ieri mattina a Rende avevo notato un gran numero di cestini ben preparati per accogliere la manifestazione. Qui tutto è inutile e senza futuro...”.