''Il mio augurio per la Chiesa italiana è che si possa parlare di qualsiasi argomento, di preti sposati, di eucarestia ai divorziati, di omosessualità, senza tabù, partendo dal Vangelo e dando ragioni delle proprie posizioni''. A dirlo, in un'intervista a QN, il segretario generale della Cei Nunzio Galantino, secondo cui ''con Papa Francesco la Chiesa italiana ha un'occasione straordinaria di riposizionarsi rispetto alle attese spirituali, morali e culturali''.
''In passato ci siamo concentrati esclusivamente sul no all'aborto e all'eutanasia. Non può essere così, in mezzo c'è l'esistenza che si sviluppa'', afferma Galantino. ''Io non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche che praticano l'interruzione della gravidanza, ma con quei giovani che sono contrari a questa pratica e lottano per la qualità delle persone, per il loro diritto alla salute, al lavoro''. Sulla riforma dello Statuto Cei, ''non so se approveremo le nuove regole già nella prossima assemblea. Il Santo padre - spiega - ci ha chiesto di ragionare sulla modalità di elezione del presidente da parte dei vescovi, così come accade nel resto del mondo. Sembra che l'orientamento maggioritario all'interno dell'episcopato sia quello di coinvolgere la base nella scelta del vertice, lasciando però al Pontefice la prerogativa di nomina sulla base di una rosa di candidati''.