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Truffa alla Carige
Arresti e sequestri
in tre città

 

La Guardia di finanza sta eseguendo 7
ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti
coinvolti in una presunta truffa all’istituto bancario Carige.
In corso anche perquisizioni a Genova, Milano e La Spezia e il
sequestro di beni per 22 milioni. (ANSA).
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Nei confronti dei destinatari
dell’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Genova, vengono
ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione a
delinquere, truffa aggravata, riciclaggio e intestazione
fittizia di beni.(ANSA).

La Guardia di finanza ha esegito 7 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti coinvolti in una presunta truffa all’istituto bancario Carige. Perquisizioni a Genova, Milano e La Spezia e sequestrati di beni per 22 milioni.  Nei confronti dei destinatari dell’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Genova, vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, truffa aggravata, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Gli arrestati sono Giavanni Berneschi (domiciliari) ex presidente di Banca

Carige, 77 anni; Ferdinando Giovanni Menconi, ex amministratore di Carige Vita Nuova (domiciliari), 71 anni; Ernesto Cavallini, imprenditore immobiliare (domiciliari), 70 anni; Davide Enderlin, svizzero, 42 anni, avvocato (in carcere); Sandro Maria Calloni, imprenditore, 65 anni (in carcere); Andrea Vallebuona, commercialista di Genova, 51 anni (carcere), Francesca Amisano, nuora di Berneschi 47 anni (carcere). Dal 2006 al 2009, secondo la Guardia di finanza, gli acquisti «gonfiati di società facenti capo a persone compiacenti hanno fatto in modo che fossero portati in Svizzera circa 21 milioni di euro». Di questi, «parte è stata impiegati per un investimento immobiliare in territorio elvetico i cui effettivi titolari erano i vertici del gruppo Carige». Giovanni Berneschi, Ferdinando Giovanni Menconi sono accusati di avere messo in atto, quali vertici di Carige e Carige Vita Nuova, insieme all’imprenditore Ernesto Cavallini un’operazione illecita nel 2006. In particolare i tre avrebbero indotto il Cda di Carige Vita Nuova ad acqusire dalla IHC srl (società venditrice riconducibile a Cavallini) la partecipazione totalitaria della IH Roma Srl (amministrata da Cavallini e proprietaria degli alberghi Hotel Mercure di Milano e Hotel Pisana di Roma) al prezzo di 70,5 milioni di euro. Questa cifra è risultata essere il 50 per cento superiore al valore reale di IH Roma Srl, gonfiando le valutazioni dei due albergi. I profitti della compravendita andavano a Cavallini che, secondo la procura, li divideva con Berneschi e Menconi. I profitti sarebbero poi stati riciclati attraverso società estere. (AGI e ANSA)

 

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