Un operaio è morto dopo essere stato travolto da uno smottamento in un cantiere edile a Roma. Inutili i tentativi dei sanitari di rianimarlo. La vittima, un italiano tra i 30 e i 35 anni che lavorava per una ditta in sub-appalto, era rimasta seppellita dalla terra all'interno di una buca di circa 2 metri e mezzo, assieme ad altri due operai che i vigili del fuoco sono riusciti a mettere in salvo.
Inutili i tentativi di soccorso, altri due feriti in ospedale
Verso le 14 quattro operai stavano lavorando in un cantiere in via della stazione di Valle Aurelia: i tre operai si trovavano all'interno di uno scavo profondo circa 2 metri e 50 per realizzare l'impianto fognario per un gruppo di villini, mentre un quarto stava manovrando una ruspa. All'improvviso le pareti della buca hanno ceduto ed i tre operai sono stati seppelliti dalla terra. I vigili del fuoco hanno estratto subito due operai, risultati coscienti, mentre per il terzo c'è voluto più tempo poiché era coperto da un maggior quantitativo di terra. Quando i pompieri sono poi riusciti ad estrarlo, l'operaio era privo di conoscenza. Gli addetti del 118 hanno praticato le manovre di rianimazione, ma alle 14.47 l'uomo è stato dichiarato morto. Dei due feriti, uno è stato portato al Policlinico Gemelli dal 118 di Roma in codice rosso per le frattura delle gambe, mentre l'altro all'Aurelia Hospital in codice giallo per trauma toracico. Sono intervenuti anche la polizia scientifica e l'ispettorato del lavoro.