Due cugine adolescenti indiane
'dalit' (senza casta) di 14 e 15 anni sono state violentate
nelle ultime ore da una banda di balordi in un villaggio
dell’Uttar Pradesh (India nord-orientale) e poi impiccate ad un
albero di mango. Lo riferiscono i media indiani sottolineando
che 7 persone, fra cui due agenti, sono state arrestate.
(ANSA) - NEW DELHI, 29 MAG - In particolare l’agenzia di
stampa Pti scrive che l’attacco è avvenuto nel villaggio di
Katra e che le due ragazzine vivevano nella stessa casa da cui
sono misteriosamente scomparse ieri sera.
Gli abitanti del villaggio hanno allora avviato una caccia
all’uomo per trovare le tracce delle due ragazze ma purtroppo,
indica l’agenzia, sono arrivati solo in tempo per scoprire i
cadaveri che pendevano da un mango nell’area di Ushait.
All’inizio la polizia è sembrata restia a registrare la
denuncia della scomparsa, ma poi per la pressione popolare è
stata costretta a farlo. Una rapida indagine ha permesso di
ricostruire la storia, confermando il rapimento, lo stupro
collettivo e la denuncia di sette persone, fra cui due agenti di
polizia, Sarvesh Yadav e Rakshapal Yadav. Uno degli accusati è
stato arrestato, ma molti altri sono latitanti.
La popolazione ha bloccato per qualche ora la strada
Ushait-Lilawan attraverso cui i due cadaveri dovevano transitare
verso l’obitorio, poi la situazione si è calmata e il traffico
è stato ripristinato.(ANSA).
Due cugine adolescenti indiane senza casta di 14 e 15 anni sono state violentate da una banda di balordi in un villaggio dell’Uttar Pradesh e poi impiccate ad un albero di mango. Lo riferiscono i media indiani sottolineando che 7 persone, fra cui due agenti, sono state arrestate. In particolare, l’agenzia di stampa Pti scrive che l’attacco è avvenuto nel villaggio di Katra e che le due ragazzine vivevano nella stessa casa da cui sono misteriosamente scompars. Gli abitanti del villaggio hanno allora avviato una caccia all’uomo per trovare le tracce delle due ragazze ma purtroppo sono arrivati solo in tempo per scoprire i cadaveri che pendevano da un mango nell’area di Ushait. All’inizio la polizia è sembrata restia a registrare la denuncia della scomparsa, ma poi per la pressione popolare è stata costretta a farlo. Una rapida indagine ha permesso di ricostruire la storia, confermando il rapimento, lo stupro collettivo e la denuncia di sette persone, fra cui due agenti di polizia, Sarvesh Yadav e Rakshapal Yadav. Uno degli accusati è stato arrestato, ma molti altri sono latitanti. La popolazione ha bloccato per qualche ora la strada Ushait-Lilawan attraverso cui i due cadaveri dovevano transitare verso l’obitorio, poi la situazione si è calmata e il traffico è stato ripristinato.(ANSA).