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Amarcord a Quattromiglia
gioventù anni 60/70

La gioventù degli anni “60 /70” si è ritrovata a Quattromiglia  come è ormai consuetudine da molto tempo alla fattoria Stocchi (adduve abitava u Barune Giorcelli), per la cena annuale. Una location non a caso, per rivedersi e riabbracciarsi. Stessi amici, stessa voglia di vivere. Con tutta una vita da raccontare e con la stessa determinazione di andare sempre avanti. I ragazzi di ‘Quattromiglia’, come racconta Antonio De Leonardis, uno dei partecipanti, per rivedere persone ormai divise dalle circostanze della vita e per sentire quell’orgoglio rendese sempre forte. Una serata trascorsa tra abbracci, aneddoti,  ricordi. Un bell’esercizio per la memoria e il cuore: ripescare persone, situazioni, legami, ritenuti resettati. Un tuffo nel passato, nei ricordi degli anni più spensierati della gioventù. Una serata piacevole all’insegna dell’amicizia, della stima e dell’affetto. Il prof. Mario Passarelli, sempre lui, nonostante i problemi di salute, si è preso la briga di riunire. “L’aria che respiravo, racconta De Leonardis,  la conoscevo molto bene: è l’amore verso il nostro quartiere, verso la nostra amata Quattromiglia che si percepiva e ci tratteneva come una sorta di collante.  Osservavo gli amici, i loro movimenti, i loro occhi e mi accorgevo che è bastato poco a fermare il tempo e tornare indietro: basta farlo senza rimpianti, in punta di piedi, lasciandosi andare. Una piacevole parentesi da non dimenticare! Perché poi ci sono giorni un pò  incasinati, turbati, brutti. Ma arriva una sera e ti ritrovi con persone che non frequenti spesso, alcune da tempo, altre che non vedi da una vita e cominci a ridere con il cuore e riconosci le tue origini, la tua appartenenza, i tuoi valori, la tua 'meglio gioventù'!”. 

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