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5,8 mln in vacanza
per il ponte, -2,5 mln

Saranno 5,8 milioni gli italiani che approfitteranno del 'ponte' del 2 giugno per una vacanza, dormendo almeno 1 notte fuori casa, 2,5 mln in meno rispetto al 2011. "Un dato deludente - dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - la speranza che il bonus di 80 euro producesse un'immediata ripartenza dei consumi, non trova per ora conferma".(ANSA)

I 5,8 milioni di italiani in viaggio corrispondono al 9,6% della popolazione. Di essi la stragrande maggioranza, pari a quasi l'88% rimarrà in Italia, mentre un restante 11% andrà all'estero. Le località marine saranno quelle prese d'assalto. La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 266 euro di cui 236 Euro per chi rimarrà in Italia e 533 euro per chi andrà oltre confine. Ciò determinerà un giro d'affari turistico di circa 1,5 miliardi di euro. La permanenza media, infine, si attesterà sulle 2,8 notti.

"Il dato delle partenze per il ponte del 2 giugno è preoccupante, soprattutto per il fatto che da sempre questo 'ponte' rappresenta il banco di prova per l'ormai imminente stagione estiva". Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commenta il fatto che solo 5,8 milioni, secondo le previsioni della Federazione, partiranno per almeno 1 notte in occasione del ponte del 2 giugno. "La speranza quindi che il bonus in busta paga di 80 euro, producesse un'immediata ripartenza dei consumi, non trova per il momento conferma nei fatti. "Dobbiamo purtroppo ancora fare i conti con una crisi profonda -sottolinea Bocca- che continua ad incidere in maniera molto significativa sulle scelte economiche dei nostri connazionali e della quale non riusciamo ancora a vederne la via d'uscita, con un mercato che continua a mostrare un andamento a corrente alternata". "La preoccupazione principale, a questo punto, - stigmatizza Bocca - è rivolta allo stato di precarietà economica nella quale sempre più imprese del ricettivo si dibattono e che, se non dovesse rivelarsi più che positivo il trimestre estivo, rischierebbero di chiudere i battenti licenziando migliaia di lavoratori". "Dopo l'annuncio una settimana or sono del Decreto Cultura e Turismo da parte dell'Esecutivo, -conclude il presidente della Federazione più rappresentativa degli albergatori italiani - all'interno del quale sono state prefigurate forme di agevolazioni per la riqualificazione e la digitalizzazione delle aziende, è quanto mai necessario che le imprese, in debito di ossigeno a causa di un mercato interno da troppo tempo in stagnazione se non in contrazione, possano beneficiare di corsie preferenziali di finanziamento per accelerare quelle opere di ammodernamento strutturale comunque indispensabili per un rilancio complessivo dell'offerta turistica, anche in vista dei cospicui aumenti di turisti previsti, a detta di tutti gli osservatori, dal resto del mondo".

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