"Oltre al fondamentale contributo dei collaboratori di giustizia, tra cui Sergio Flamia, occorre mettere in risalto il riscontro alle dichiarazioni e all’apporto fornito dagli imprenditori che hanno scelto di collaborare con la giustizia. Devo citare il coraggio di Giuseppe Sciortino, imprenditore di Bagheria che, nel marzo scorso, dopo avere coraggiosamente denunciato e collaborato alle indagini, oppresso dai debiti ha scelto di togliersi la vita". Lo ha rivelato il procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci che, assieme ai sostituti Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli, ha coordinato le indagini in seguito alla quale, grazie ai 31 fermi di stanotte, viene decapitato il mandamento mafioso di Bagheria.
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