Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pestarono un giovane
9 poliziotti condannati

Lo hanno picchiato in nove, colpendolo con schiaffi, pugni e manganellate. Un pestaggio in piena regola quello subito da Stefano Gugliotta, 28 anni, messo in atto da agenti del reparto celere della polizia la notte del 5 maggio del 2010 al termine della finale di coppa Italia tra la Roma e l'Inter. Per quella aggressione i nove sono stati condannati a quattro anni di reclusione dalla X sezione penale del tribunale di Roma. Una sentenza che è andata oltre le richieste della procura che per gli agenti Leonardo Mascia, Guido Faggiani, Andrea Serrao, Roberto Marinelli, Adriano Cramerotti, Fabrizio Cola, Leonardo Vinelli, Rossano Bagialemani e Michele Costanzo aveva sollecitato condanne tra i tre e due anni per l'accusa di lesioni aggravate. Il tribunale ha disposto anche l'interdizione dai pubblici uffici e un risarcimento, di 40 mila euro, nei confronti del ragazzo, che nel corso del pestaggio perse anche due denti. "Giustizia è fatta, quella sera mi massacrarono", ha commentato Gugliotta sopraffatto dalle lacrime dopo la lettura della sentenza. Oggi Stefano lavora come operaio specializzato in una azienda fuori Roma. "I giudici sono stati bravi - ha commentato la madre - non si sono fatti influenzare dalle tante bugie dette nel corso del processo. Hanno sempre ascoltato e seguito tutto con attenzione". Quella sera il ventenne romano si trovava in compagnia di un amico, in viale Pinturicchio, in attesa di recarsi con il proprio motorino ad una festa del cugino. Il giovane venne fermato dagli agenti per resistenza a pubblico ufficiale (dopo sette giorni venne, poi, scarcerato): ma un video girato con un telefono cellulare da un testimone, riprese la scena dell' aggressione. Stando al capo di imputazione del pubblico ministero i nove ''agendo con abuso di potere e violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione'' hanno causato a Gugliotta, difeso dall' avvocato Cesare Piratino, ''lesioni gravi'' alla mandibola e ''gravissime per lo sfregio permanente al viso''. Nel provvedimento il pubblico ministero scrive che gli agenti in servizio di ordine pubblico per la partita dell'Olimpico, ''in una zona non interessata agli scontri e senza che ricorressero esigenze di tutela dell'ordine pubblico o di contrasto di particolare resistenza'', intimavano l'alt al ciclomotore guidato dal giovane romano. Leonardo Mascia, quindi, ha aggredito Gugliotta al volto ''schiaffi, manate e manganellate''. Successivamente sono intervenuti gli altri 8 colleghi che ''colpivano'' il giovane ''con calci, pugni e manganellate una delle quali particolarmente violenta alla testa che gli faceva perdere i sensi''. La sentenza rappresenta una prima tappa giudiziaria su quanto avvenuto quella notte che resta aperta anche su altri fronti. Il 15 maggio scorso il vicequestore Massimo Improta è stato rinviato a giudizio per aver falsificato un verbale, contente false notizie, redatto per scagionare gli agenti.

Caricamento commenti

Commenta la notizia