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La movida accende il Borgo e fa riesplodere le polemiche

      Una dozzina di locali in 400 metri di strada, una settantina di persone occupate, un fatturato annuo importante, ma soprattutto una delle più importanti realtà turistiche della città. È il Borgo di Milazzo, che da quartiere dormitorio, nell’ultimo ventennio si è trasformato nel ritrovo dei giovani provenienti da tutta la provincia e nel riferimento dei turisti, che non appena mettono piede a Milazzo, specie d’estate, chiedono subito informazioni sullo “struscio” tipico delle viuzze che portano al Castello. Per i vip è poi una tappa obbligata: negli ultimi anni sono stati visti il pilota Hakkinen, i Negrita, Costantino e Manuela Arcuri. Oggi però questa realtà rischia di scomparire a causa dell'ennesimo scontro tra i residenti e i gestori dei locali. I primi lanciano accuse ben precise e chiedono alle istituzioni di intervenire per regolamentare la movida notturna ai piedi del castello. Agli amministratori comunali ma anche alle forze dell’ordine hanno inviato diverse lettere raccontando i disagi che le famiglie sono costrette ormai da tempo a subire a causa della musica ad alto volume, del traffico veicolare, dei parcheggi selvaggi e degli schiamazzi. «Teniamo a precisare –evidenziano –che il Borgo è oltretutto una zona di interesse storico e turistico che non può e non deve essere degradata a vantaggio di pochi ma deve essere un bene fruibile da tutta la comunità, mamertina e non. Accuse che però i gestori respingono precisando di essere sempre pronti a ripulire la zona a fine nottata e ricordando glo sforzi, soprattutto economici, compiuti per trasformare il Borgo da area sperduta in attrattiva, frequentata nel periodo estivo da migliaia di persone.

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