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Peres con il Papa
Preghiera di pace

In un luogo neutro, in cui tutti possano ritrovarsi, lo storico incontro del Papa con il presidente israeliano Shimon Peres, quello palestinese Abu Mazen e il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, per una comune invocazione per la pace in Medio Oriente. In un momento in cui i negoziati israelo-palestinesi ristagnano, l'iniziativa di Bergoglio punta sulla forza della preghiera come capacità di affratellare le fedi e rilancia il processo di pace. L'incontro avverrà nei Giardini vaticani, all'aperto, in un lungo in un certo senso neutro. E si svolgerà in tre tempi, ognuno dedicato alla preghiera di una delle comunità religiose, in ordine cronologico: Ebraica, Cristiana, Musulmana.

 Papa Francesco nella basilica di San Pietro stamane presiede la messa della domenica di Pentecoste. Concelebrano con il Pontefice, in paramenti rossi, 90 tra cardinali e vescovi e 200 sacerdoti. Dopo la messa, come sempre a mezzogiorno, il Papa reciterà il Regina Caeli in Piazza San Pietro.

"Lo Spirito ci ricorda il comandamento dell'amore, e ci chiama a viverlo - ha detto papa Francesco nell'omelia -  e "lo Spirito vivificante", inviato da Cristo sulla Chiesa, "ci insegna, ci ricorda, ci fa parlare". E' "il maestro interiore", che "ci guida per il giusto cammino, attraverso le situazioni della vita". E oltre che "maestro di vita", è "la memoria vivente della Chiesa".

 "Un cristiano senza memoria non è un vero cristiano", ha detto ancora il Papa "E' un uomo o una donna - ha spiegato - prigioniero del momento, che non sa fare tesoro della sua storia, non sa leggerla e viverla come storia di salvezza". Invece, "con l'aiuto dello Spirito Santo, possiamo interpretare le ispirazioni interiori e gli avvenimenti della vita alla luce delle parole di Gesù". "E così - ha aggiunto il Pontefice - cresce in noi la sapienza della memoria, la sapienza del cuore, che è un dono dello Spirito. Che lo Spirito Santo ravvivi in tutti noi la memoria cristiana!". 

Nel pomeriggio papa Bergoglio è atteso dal grande appuntamento nei Giardini vaticani con i presidenti di Israele e Palestina, Shimon Peres e Abu Mazen, per l'invocazione per la pace in Medio Oriente.

Peres è arrivato a Roma alle 8.50 all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea della compagnia El Al da Tel Aviv. Rigide le misure di sicurezza al Leonardo da Vinci: il presidente israeliano, dopo lo sbarco con la folta delegazione, ha lasciato alle 9.10 lo scalo romano in auto, seguito da un lungo corteo di vetture di scorta e del seguito, attraverso un varco decentrato.

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