Campanello d'allarme per il Pd di Renzi, rivincita del MoVimento 5 Stelle a Livorno, segnali positivi per l'alleanza FI-Lega. Il panorama che esce dai ballottaggi per le comunali è un po' diverso da quello delle elezioni europee, segnate dal trionfo del Pd di Renzi. Questa volta l'avanzata dei democratici si è arrestata. E se pure il Pd ha conquistato al centrodestra alcune importanti città capoluogo, come Pescara, Cremona, Pavia, la sconfitta subita a Livorno, città simbolo della sinistra, brucia. Se già era stata vissuta come un'onta la necessità di dover andare al ballottaggio, la perdita del Comune ceduta al M5S è una pagina nera per il partito di Renzi. Non a caso l'esponente dem Bonaccini parla di "amarezza", anche se sostiene che le sconfitte fatte registrare nei ballottaggi non "tolgono valore alla grande avanza del Pd in Italia". Oltre Livorno, il Pd si lecca le ferite anche a Perugia e Potenza, due roccaforti del centrosinistra perdute in questi ballottaggi. Anche a Padova è andata male. Lì si è affermata la rinata alleanza tra Forza Italia e Lega, riunita a sostegno del leghista Bitonci. Risultato accolto con entusiasmo dalle parti di Forza Italia, perché dimostra che il nuovo feeling con il partito di Salvini piace agli elettori. Anche il MoVimento 5 Stelle ha di che gioire: la conquista della rossa Livorno, che si unisce a quella di Civitavecchia, fanno ben sperare in un recupero dopo il deludente risultato delle europee. Il centrosinistra, tuttavia, riesce ad imporsi in un buon numero di Comuni. Conferma la guida di città come Modena e Terni e toglie al centrodestra Pescara, Cremona, Pavia e Verbania. Molto buono il risultato del candidato del Pd De Caro a Bari. Ma Renzi dovrà riflettere con cura sulla battuta d'arresto.
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