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Un piano duro, oltre
2000 gli esuberi

L'accordo con Etihad prevede: "oltre 2.000 persone, 2.200 esuberi strutturali, all'interno dei quali si dovranno trovare opportuni meccanismi e forme di tutela". Cosi l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio escludendo che si possa ricorrer a cig a rotazione e solidarietà: "Queste persone purtroppo devono uscire''. La posta in gioco sono le oltre 11 mila che resteranno. C'è l'assoluta necessità per Alitalia e le altre compagnie di passare attraverso un complesso, doloroso e faticoso processo di ristrutturazione.  La ristrutturazione - precisa - è difficile e complessa però non ci sono tante altre vie d'uscita. Dobbiamo diventare più efficienti operativamente e rafforzare la nostra presenza nell'intercontinentale", ha continuato Del Torchio indicando che "la manovra è necessaria e deve avere queste due linee su cui lavorerà il gruppo".

"Con le banche siamo molto avanti - dice - a proposito della trattativa con gli istituti di credito sul debito in vista del possibile accordo con Etihad. Ai giornalisti che gli chiedono se dal Cda di venerdì della compagnia si aspetta un via libera all'accordo, Del Torchio ha risposto: "E' quello su cui lavoriamo".

Trasporto aereo: Enac, anche 2013 crisi, passeggeri -1,7%

Dal Rapporto dell'Enac del 2013 si conferma anche nel 2013 la crisi del trasporto aereo in Italia con una diminuzione del numero dei passeggeri trasportati dell'1,7% sull'anno precedente (143,5 milioni). "Ha pesato il "contesto di forte crisi economica globale di cui anche il trasporto aereo ha risentito".

Una flessione più significativa, -5,6% rispetto all'anno precedente, si è registrata nel numero dei movimenti, con i quali le compagnie aeree hanno razionalizzato il load factor dei propri voli. L'alleanza con Etihad "è un progetto che vedrà il mantenimento della maggioranza dell'azionariato in Italia, o meglio in Europa perché abbiamo Air France come socio". Lo ha detto l'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, precisando che "non stiamo vendendo la compagnia a questi potenziali partner di Abu Dhabi, ma vogliamo allearci con loro".

Messina, potremo uscire anche dopo 2017 -  "Sì assolutamente, vogliamo avere un approccio responsabile". Così l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, risponde a una domanda sull'ipotesi che la banca, prima azionista di Alitalia, possa uscire dall'azionariato anche dopo il 2017. "Alitalia è un grande progetto industriale che, se come previsto, tornerà a generare utili al 2017, sarà un'opportunità per tutti gli azionisti attuali e futuri: a partire da un arco temporale - aggiunge Messina rispondendo ai giornalisti a margine dell'assemblea di Assolombarda - in cui genererà utili, c'è la possibilità per noi di uscire dall'azionariato".

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