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Mose, il caso Galan arriva alla Camera

l deputato Giancarlo Galan coinvolto nell'inchiesta Mose e il cui caso arriva oggi nella Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha chiesto di essere ascoltato in Giunta. Lo si apprende dal relatore, Mariano Rabbino. Un fascicolo di 16 faldoni e 160mila pagine e' arrivato presso la Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera che si appresta ad esaminare il caso del deputato Giancarlo Galan. Alla Giunta, prima che ne fosse inoltrata richiesta dal relatore Mariano Rabino, sono giunti anche nuovi documenti relativi al fascicolo incluse le informative delle forze dell'ordine in merito alla richiesta di arresto di Galan.

La Russa, probabile voto su Galan entro estate 
Il voto dell'Aula della Camera sul deputato Giancarlo Galan in merito alla richiesta di arresto inoltrata nell'ambito dell'inchiesta Mose potrebbe giungere entro l'estate. Ad affermarlo è il presidente della giunta delle Autorizzazioni a Procedere, Ignazio La Russa, al termine della prima seduta della Giunta, che si aggiornerà per mercoledì prossimo. Tra 15 giorni, rileva invece il relatore Mariano Rabino Galan potrebbe essere ascoltato dalla Giunta, a meno che il deputato non chieda che ciò avvenga prima. Il fascicolo arrivato in Giunta sul caso Galan, consta di 18 faldoni e migliaia di pagine. Fra sette giorni quindi, la Giunta si riunirà nuovamente per esaminare gli atti con una decisione - con voto - che dovrebbe arrivare entro un mese. A tal proposito il presidente La Russa ha suggerito che si faccia decorrere il mese di tempo a disposizione della Giunta a partire da oggi e non dall'arrivo dell'ordinanza, il 4 giugno. Sulla richiesta la Giunta si dovrà pronunciare, fermo restando - rileva il relatore Rabino - che stando al regolamento i lavori si dovrebbero concludere il 4 luglio prossimo. Probabile, in ognuno dei due casi, che il voto dell'Aula sulla richiesta di arresto di Galan avvenga comunque entro l'estate. "Da quando finiamo per il voto dell'Aula bastano anche 24 ore", fa notare La Russa.

Simionato,posizione Orsoni diversa da sistema malaffare
Il vice sindaco 'reggente' di Venezia, Sandro Simionato, dopo il no della procura, ribadisce l'intenzione di voler incontrare Giorgio Orsoni "per il bene della città" e ricorda che la posizione del sindaco 'sospeso', ai domiciliari, è totalmente diversa dal sistema del 'malaffare' costruito attorno al Mose e del concessionario unico. Ed è rispetto a questo ultimo 'sistema' che l'amministrazione comunale intende costituirsi parte civile.

Letta, falsità sul mio conto, non mi lascerò infangare
"Leggo falsità sul mio conto legate al Mose. Smentisco con sdegno e nel modo più categorico. Non lascerò che mi si infanghi così!". Lo scrive su Twitter l'ex premier Enrico Letta.

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