Non sono bastate le proteste delle associazioni animaliste a fermare lo svolgimento del festival della carne di cane che si è tenuto ieri a Yulin, nella provincia autonoma cinese del Guangxi. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina. Durante il festival, che si tiene ogni anno in questo periodo, normalmente vengono uccisi circa 2000 cani per le loro carni. Al mattino i venditori riuniscono i cani in gabbie e li trasportano al mercato per la vendita.
"Quest'anno - ha raccontato un agricoltore del distretto di Fumian - ho portato tre cani che erano stati allevati dalla mia famiglia". Ma quest'anno c'è chi ha acquistato cani non per mangiarli. "Abbiamo comprato oltre 200 cani - ha raccontato una donna di nome Wang - non possiamo fermare il festival ma almeno cerchiamo di salvare quanti più cani possiamo, comprandoli". Wang ed altri come lei hanno speso circa 500 yuan (60 euro) per ogni cane.
Intanto venerdì, prima dell'inizio del festival, 17 ristoranti locali hanno smesso di servire carne di cane tra i loro piatti, ma altri 48 hanno ancora la carne di cane nei loro menu. Nelle settimane precedenti il festival numerose associazioni animaliste hanno cercato di impedire lo svolgimento dell'evento, senza successo. Tuttavia secondo i dati, il consumo di carne di cane nella zona è diminuito di almeno due terzi. Il governo di Yulin ha fatto sapere di non aver sponsorizzato quest'anno il festival.
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