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L'Italia riparte
da Balotelli e Immobile

Tutti al centro del campo per il discorso di Cesare Prandelli. E' cominciata così la preparazione dell'Italia alla sfida da dentro o fuori contro l'Uruguay. Dal ritiro azzurro, c'è chi parla di musi lunghi da rassegnazione e chi di silenzi da concentrazione. Per dirla con Buffon, una sola cosa conterà al di là delle sensazioni di queste due interminabili giornate: come scenderà in campo l'Italia. Di testa e di cuore, secondo la ricetta del portiere azzurro, ma anche per la disposizione tattica. Per la partita di martedì si va verso un'Italia formula Juve: difesa a tre e due esterni che spingono. La coppia d'attacco Balotelli-Immobile per ora e' un test di allenamento. Dopo aver lanciato il suo messaggio ai giocatori, per rimotivarli e farli uscire dalle secche di una sconfitta che pesa psicologicamente (''gioca solo chi ci crede fino in fondo'', la scossa del commissario tecnico) ora Prandelli lavora sui dati dei test fisici per costruire un'Italia tutta diversa da quella di Recife. Si parte dai punti fermi: De Rossi non ci sarà.

E' proprio l'assenza del centrocampista giallorosso, l'unico in grado di scalare sulla linea dei difensori per trasformare il reparto in una linea a tre, a spingere verso una 'ristrutturazione' della difesa. Bonucci-Barzagli-Chiellini in fondo e' il reparto della Juve scudetto, fornisce affidabilità ed è la risposta più adatta alla coppia d'attacco uruguaiana Cavani-Suarez. Il rientro di De Sciglio a sinistra consente di riportare Darmian a destra. La coppia di terzini servirà per la spinta e anche per la copertura, in una partita in cui c'è solo un dovere: non perdere.

Con una difesa a cinque, per Prandelli potrebbe essere un azzardo togliere un altro centrocampista per mettere due punte: ma il 3-5-2 assomiglierebbe molto alla fisionomia Juve, peraltro con cinque interpreti bianconeri su dieci, portiere escluso. ''Balotelli e Immobile? Decide il ct. Non hanno mai giocato insieme: potrebbe avere i suoi vantaggi, ma anche i suoi rischi'', le parole di Buffon, veterano dello spogliatoio. Parole che sanno di stop, ma solo a titolo personale. ''Prandelli e' un maestro nel trovare gli equilibri giusti'', ha anche aggiunto il capitano. E di fatti nell'allenamento a porte chiuse, spettatore il Bonolis ospite del ct, il centravanti del Milan e il capocannoniere passato al Borussia Dortmund si sono mossi insieme: addestramento per un eventuale ingresso se le cose si mettono male o l'Italia rivoluzionata dal 1'? La presenza di Marchisio-Pirlo-Verratti alle loro spalle danno alla prova forti parvenze di verosimiglianza. Sin dall'inizio. In questo caso, la ''rivoluzione'' minacciata ieri dal ct ai giocatori diventerebbe concreta.

''Voglio sorridere ancora, anche se non sembra io amo sorrideere'', il tweet di Balotelli: almeno lui ha fiutato l'aria di un'ultima possibilità personale. Le ipotesi alternative vanno oltre il Candreva stanco di Recife, anche per motivi tattici. Semmai, se all'ultimo Prandelli dovesse optare per una sola punta, servirebbe un giocatore tra le linee, Cassano o Parolo, più di Cerci al quale andrebbe chiesto sacrificio in fase di non possesso palla. D'altra parte, il ct aspetta i dati di Marchisio: lo juventino e' tornato ad allenarsi oggi dopo il problemino al ginocchio che lo aveva spinto a chiedere il cambio a Recife. ''Che Italia sarà? Capiremo domani'', la chiusura capiremo'', si e' limitato a dire Buffon. Prandelli aspetterà come al solito fino all'ultimo per tirare le somme, ma stavolta la rivoluzione e' alle porte.

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