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Renzi, Europa pensi
più alle famiglie

Il premier Matteo Renzi è in Belgio per partecipare prima al pre-vertice del Pse a Elverdinge per poi spostarsi a Ypres, dove stasera, con la cena dei 28 leader, si aprirà il vertice europeo sulle nomine e il futuro dell'Europa.

"Se vogliamo bene all'Europa, dobbiamo darci una smossa e occuparci di più di crescita e occupazione". Lo dice il premier Matteo Renzi al suo arrivo al Vertice Ue. "Serve di più un'Europa delle famiglie non un'Europa della burocrazia", aggiunge il premier. "Non c'è una posizione dell'Italia contro gli altri" dobbiamo "tutti insieme" puntare sulla "crescita" e occupazione, ha detto Renzi arrivando a Elverdinge dove si riunisce il Pse per il pre-summit della casa social-democratica in vista del vertice Ue.

Merkel - "David Cameron ha chiesto che si vada al voto su Juncker. I Trattati richiedono che ci sia una maggioranza qualificata e dal mio punto di vista non è un dramma" se si andrà al voto per la scelta del presidente della Commissione europea da proporre al Parlamento. Così Angela Merkel arrivando al prevertice del Ppe.

Hollande - "E' il momento che la Ue decida i nomi ma prima vengono i programmi, prima l'agenda e poi i nomi": lo ha detto il presidente francese Francois Hollande entrando al vertice del Pse. Per quanto riguarda il programma, per Hollande è "legittimo e necessario che ci sia la giusta flessibilità".

Le riforme strutturali destinate a rafforzare la crescita e la sostenibilità dei conti pubblici "devono essere incoraggiate" anche attraverso una loro valutazione "più integrata" con quella delle misure di bilancio "nell'ambito del Patto di Stabilità". E' quanto si legge nell'ultima bozza delle conclusione del vertice Ue.

"Le possibilità offerte dall'attuale quadro normativo" sulla governance dei conti pubblici "per bilanciare la disciplina di bilancio con la necessità di sostenere la crescita devono essere utilizzate", si legge ancora nell'ultima bozza delle conclusioni del vertice Ue.

Il consolidamento dei bilanci "deve proseguire secondo modalità differenziate e che favoriscano la crescita". Questo alla luce di una situazione, si legge nella bozza del Vertice Ue, dove persistono alti livelli di debito pubblico e disoccupazione, ma anche le sfide poste dall'invecchiamento della popolazione e dalla necessità di creare posti di lavoro, specialmente per i giovani.

Agenda Van Rompuy, fare buon uso flessibilità esistente - L'Ue "ha bisogno di passi avanti coraggiosi per aumentare gli investimenti, creare più e migliori posti di lavoro e incoraggiare le riforme per la competitività". Questo "richiede di fare buon uso della flessibilità che è contenuta nelle regole esistenti del Patto di Stabilità e crescita". Così l'ultima bozza dell'agenda Van Rompuy. "La prossima revisione della strategia Ue 2020 sarà una buona occasione per portarla pienamente in linea con questa agenda strategica", è stato aggiunto nell'ultima bozza dell'Agenda Van Rompuy rispetto alla precedente. "Tutte le nostre economie devono continuare a perseguire le riforme strutturali" ma, si sottolinea, "molto chiaramente, la nostra forza comune dipende dal successo di ogni singolo paese". Cinque le priorità indicate per favorire crescita e occupazione: "sfruttare pienamente il mercato unico in tutte le sue dimensioni" incluso il completamento di quello digitale "entro il 2015". Poi "promuovere un clima di imprenditorialità e creazione dell'occupazione" ma - è stata aggiunta nell'ultima versione dell'Agenda - "tenendo conto della protezione di consumatori e dipendenti così come le preoccupazioni ambientali e sanitarie". Ancora "investire e preparare le nostre economie per il futuro" anche - aggiunge l'ultima bozza - "sviluppando i mercati di capitali e mobilitando i mezzi della Bei", ma anche "rafforzare la capacità di attrazione globale dell'unione come luogo di investimenti e produzione", inclusa la conclusione dell'accordo di libero scambio con gli Usa "entro il 2015". Infine, "rendere l'Unione economica e monetaria un fattore più solido e resistente di stabilità e crescita" con una - precisa l'ultima Agenda - "governance dell'eurozona più forte e un più forte coordinamento delle politiche economiche, della convergenza e della solidarietà". 

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