Passi in avanti nella lotta contro l'evasione fiscale. Domani il Consiglio dei Ministri ha all’ordine del giorno, tra l’altro, un disegno di legge recante la ratifica e l’esecuzione dell’accordo Italia-Stati Uniti "finalizzato a migliorare la compliance fiscale internazionale e ad applicare la normativa" detta F.A.C.T.A. (Foreign Account Tax Compliance Act). Grazie allo scambio di informazioni fra i due paesi, vi sarà un ulteriore controllo su eventuali casi di evasione fiscale mentre i nostri intermediari finanziari vedranno ridursi i costi di adempimento scattando inoltre l'esenzione dalla ritenuta del 30% sui pagamenti di fonte statunitense. L’accordo - firmato lo scorso gennaio dall’allora Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni - consentirà lo scambio automatico di informazioni di natura finanziaria tra le autorità fiscale dei due Paesi. La normativa è stata varata dagli Usa per contrastare l’evasione da parte di coloro che utilizzano veicoli esteri per gli investimenti delle somme distratte al fisco locale: dal 1 luglio gli intermediari finanziari stranieri dovranno identificare e segnalare all’autorità fiscale i clienti aventi residenza fiscale negli Stati Uniti. In Italia, sempre dal 1 luglio, gli intermediari dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni. In pratica, avverrà uno scambio automatico di informazioni sui conti detenuti negli Usa da soggetti residenti in Italia e su quelli detenuti in Italia da cittadini e residenti americani. Oggetto dello scambio di informazioni saranno i proventi finanzairi pagati su tali conti nonchè i saldi dei conti stessi. Grazie all’intesa, non si pagherà la ritenuta del 30% sui pagamenti di fonte statunitense e gli intermediari finanziari italiani vedranno minimizzati gli oneri di adempimento, visto che dovranno relazionarsi solo con l'amministrazione finanziaria italiana e non con il fisco americano. (AGI)