Sono 40 gli arresti tra le province di Caserta, Napoli, Palermo, Salerno e Roma eseguiti sulla base di una misura cautelare del gip di Napoli per una banda specializzata nella falsificazione di documenti e valori bollati. In carcere 7 persone, mentre il beneficio dei domiciliari è stato concesso a 33 indagati. Le accuse contestate vanno dall’associazione a delinquere alla falsità materiale, alla frode, al possesso o la fabbricazione di documenti falsi, alla contraffazione di sigilli pubblici, all’introduzione e messa in circolazione di valori da bollo falsificati, nonchè violazione delle disposizioni in materia di immigrazione clandestina. (AGI)
(AGI) - Napoli, 9 lug. - L’indagine abbraccia un arco temporale che va del 2011 all’anno scorso e riguarda casi di sostituzione di persona attraverso l’uso di documenti d’identificazione e carte di credito ricaricabili. L'organizzazione agiva nel Napoletano e nel Casertano, ma aveva ramificazioni in Lazio, Lombardia e Abruzzo. I documenti contraffatti sono stati anche utilizzati per truffe ai danni di istituti di credito e il reimpiego conseguente del denaro ottenuto attraverso finanziamenti nell’acquisto di attività commerciali sull'isola spagnola di Tenerife. Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati, sempre nel Napoletano e nel Casertano, due laboratori clandestini utilizzati per la fabbricazione di documenti contraffatti, carte di credito false e permessi di soggiorno falsi, nonchè all’arresto di 5 persone e 2 latitanti, uno dei quali rifugiatosi appunto a Tenerife. (AGI)
Sono 40 gli arresti tra le province di Caserta, Napoli, Palermo, Salerno e Roma eseguiti sulla base di una misura cautelare del gip di Napoli per una banda specializzata nella falsificazione di documenti e valori bollati. In carcere 7 persone, mentre il beneficio dei domiciliari è stato concesso a 33 indagati. Le accuse contestate vanno dall’associazione a delinquere alla falsità materiale, alla frode, al possesso o la fabbricazione di documenti falsi, alla contraffazione di sigilli pubblici, all’introduzione e messa in circolazione di valori da bollo falsificati, nonchè violazione delle disposizioni in materia di immigrazione clandestina. L’indagine abbraccia un arco temporale che va del 2011 all’anno scorso e riguarda casi di sostituzione di persona attraverso l’uso di documenti d’identificazione e carte di credito ricaricabili. L'organizzazione agiva nel Napoletano e nel Casertano, ma aveva ramificazioni in Lazio, Lombardia e Abruzzo. I documenti contraffatti sono stati anche utilizzati per truffe ai danni di istituti di credito e il reimpiego conseguente del denaro ottenuto attraverso finanziamenti nell’acquisto di attività commerciali sull'isola spagnola di Tenerife. Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati, sempre nel Napoletano e nel Casertano, due laboratori clandestini utilizzati per la fabbricazione di documenti contraffatti, carte di credito false e permessi di soggiorno falsi, nonchè all’arresto di 5 persone e 2 latitanti, uno dei quali rifugiatosi appunto a Tenerife. (AGI)
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