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Marijuana sul terrazzo
assolto anche in appello

Coltivare piantine di marijuana nel terrazzo di casa non è reato. Dopo la sentenza di primo grado del 2007 - poi annullata dalla Cassazione - anche la Corte d'Appello di Cagliari oggi ha assolto un giovane cagliaritano, assistito dall'avvocato Giovanni Battista Gallus, imputato per la "coltivazione domestica" di due piante di canapa indiana nella propria abitazione dell'hinterland cagliaritano.
La vicenda processuale è iniziata ad agosto del 2007.
L'imputato era stato assolto, una prima volta, dal Tribunale di Cagliari. "La sentenza di settembre dello stesso anno - spiega all'Ansa l'avv. Gallus - era stata emessa dal giudice Giuseppe Pintori sul presupposto che si trattasse di coltivazione domestica, equiparabile all'uso personale e, pertanto, priva di rilevanza penale. La sentenza aveva avuto un rilevante clamore mediatico e in seguito la Procura Generale di Cagliari aveva proposto ricorso, accolto dalla Cassazione che aveva annullato l'assoluzione. Infatti - prosegue il legale - era intervenuta una sentenza delle Sezioni Unite, che ha stabilito il principio secondo cui costituisce condotta penalmente rilevante qualsiasi attività non autorizzata di coltivazione di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche se per uso personale. Per la Cassazione era irrilevante, ai fini della sussistenza del reato, la distinzione tra coltivazione tecnico-agraria e coltivazione domestica".
In seguito all'annullamento, il Tribunale di Cagliari aveva condannato il giovane a sei mesi di reclusione e 1.400 euro di multa. Ma la condanna è stata nuovamente appellata dal suo difensore e oggi la seconda sezione della Corte d'Appello di Cagliari ha assolto il giovane dal reato perché il fatto non sussiste. Le motivazioni della sentenza si conosceranno tra 15 giorni. (ANSA)

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