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Commissione vota Senato non elettivo

La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato l'emendamento dei relatori, nella nuova riformulazione che prevede che i senatori vengano eletti dai Consigli regionali su base proporzionale. La commissione ha approvato il ddl riforme costituzionali, che da lunedì prossimo sarà all'esame dell'aula. A favore la maggioranza, Fi e Lega.

BOSCHI: TESTO MIGLIORATO - "Sono molto soddisfatta. Esce dalla Commissione un buon testo. E' stato rispettato l'impegno a far uscire il ddl entro oggi e di questo ringrazio la Commissione. Lo ha detto il ministro Maria Elena Boschi dopo il sì della Commissione al ddl sulle riforme.

M5S VALUTA OSTRUZIONISMO A OLTRANZA - Riunione straordinaria dei senatori del M5S per decidere che strategia adottare in Aula in merito al testo di riforma costituzionale. I parlamentari cinquestelle, secondo quanto si apprende, stanno valutando quale atteggiamento avere in merito al testo della commissione. Tra le ipotesi anche quella dell'ostruzionismo ad oltranza. (ANSA).

ROMANI, TROVATA LA QUADRA - Il capogruppo di Fi in Senato, Paolo Romani, ha confermato che sul meccanismo di elezione dei senatori da parte dei Consigli Regionali è stata "trovata la quadra" e che c'è stato un "chiarimento" su questo con il leader di Ncd, Angelino Alfano. "La riformulazione dell'emendamento - ha spiegato Romani prima di entrare in Commissione Affari costituzionali - prevede che i seggi siano assegnati con metodo proporzionale in ragione dei voti espressi e della composizione di ciascun Consiglio regionale". "Qualcuno potrebbe dire - ha aggiunto - che spesso il diavolo si nasconde nei dettagli. Ma noi su questo abbiamo avuto un chiarimento con il leader di Ncd, e abbiamo spiegato che non c'è malizia in un testo che invece è chiaro e trasparente". Nella riunione del gruppo Fi, molti dei dissidenti, hanno "dichiarato che si atterranno alle posizioni del gruppo" sulle riforme, ha aggiunto Romani. "Dei 22 che hanno firmato la lettera - ha spiegato - 5 sono di Gal, e 17 di Fi", e "molti" tra questi ultimi alla fine "si atterranno" alle decisioni della maggioranza. Alla domanda se ci sarà votazione Romani ha risposto negativamente: "nelle riunioni congiunte dei gruppi parlamentari non siamo abituati a votare. Sarà Berlusconi a trarre le conclusioni".

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