Venerdì 20 Dicembre 2024

Salta l'accordo
rinvio in Aula

 "Così non va, non c'è accordo. A questo punto andiamo in Aula lunedì e lì scioglieremo i nodi". Lo ha detto il correlatore alla riforma, Roberto Calderoli, a margine dei lavori della Commissione Affari costituzionali del Senato.

Parlando con i cronisti, Calderoli ha spiegato che sia lui che diversi senatori della maggioranza contestano la formulazione dell'emendamento sull'elezione dei senatori da parte dei consigli regionali. L'emendamento era stato scritto dopo un incontro tra il governo e il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani. "L'emendamento - ha spiegato Calderoli - da una parte prevede l'elezione su base proporzionale dei senatori da parte dei consigli regionali, ma dall'altro aggiunge che questa deve avvenire 'tenuto conto della consistenza dei gruppi consiliari'. Questo significa che si sa già in partenza quanti senatori spettano a ciascun gruppo, e che quindi il voto dei consiglieri regionali perde di peso". "Se aggiungiamo - ha detto ancora l'esponente del Carroccio - che la norma transitoria stabilisce che i senatori verranno eletti dai consigli regionali sulla base di listini bloccati, capiamo che i futuri senatori li sceglieranno i capigruppo e non verranno eletti dai consiglieri regionali". Calderoli ha affermato che l'obiezione non viene sollevata solo da lui: "questo testo in Commissione non ha la maggioranza e non passa. Per questo dico che si andrà in Aula e lì si scioglieranno i nodi".

Tensione tra governo e uno dei relatori sulla riforma del Senato, Roberto Calderoli, che ha ritirato la firma sugli emendamenti riguardanti le modalità di elezione dei senatori da parte dei Consigli regionali e le competenze regionali sugli enti di area vasta. La commissione sta procedendo sul voto sui sub-emendamenti di M5s e Sel, fase che sta comunque prendendo molto tempo.

Commissione sospende lavori, alle 17,30 voto finale -  La Commissione Affari costituzionali del Senato ha sospeso i propri lavori sulle riforme, che riprenderanno alle 15. Con l'accordo di tutti i gruppi è stato deciso che alle 17,30 ci sarà comunque il voto finale. Questo implica uno slittamento dell'aula a lunedì mattina.

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