Lilly la Fauci
Medaglia d’oro a Londra, d’argento a Gallipoli (LE) e di bronzo a Formentera. La capitale del Regno Unito sbaraglia la concorrenza piazzandosi al primo posto tra le mete più gettonate dagli italiani per le vacanze estive 2014. Batte persino la “signora del mare”, Gallipoli, che deve accontentarsi del secondo posto, consolandosi con il suo primato tra le mete balneari. La spagnola Formentera, che si piazza al terzo posto, invece, è l’unica destinazione marittima non italiana scelta dagli abitanti del Bel Paese.
Nonostante Londra si sia aggiudicata il primo posto tra le mete preferite dagli italiani per le vacanze di quest’estate, però, i dati diffusi dal portale di viaggio Tripadvisor nel complesso confermano come il mare sia sempre la destinazione più gettonata per le ferie estive, occupando ben otto posizioni tra le prime dieci delle mete preferite. Perché se è vero che visite culturali e panorami mozzafiato sono una grande calamita per i viaggiatori, è anche vero che, in estate, a un po’ di sano relax in spiaggia, tra qualche tuffo e tante ore al sole dedicate all’abbronzatura da sempre grande “testimone” delle vacanze d’estate, non sa rinunciare quasi nessuno.
Dopo una seconda capitale europea, Parigi, che si aggiudica un ottimo quarto posto, infatti, seguono soltanto località balneari: dalla siciliana San Vito Lo Capo (TP) al quinto posto a Porto Cesareo (LE) che si piazza al decimo, passando per Ugento (LE), Vieste (FG), Otranto (LE) e Villasimius (CA). Conquistando cinque delle otto posizioni occupate dalle località di mare, è la Puglia ad aggiudicarsi la corona di regina tra le mete balneari per l’estate 2014. Ma quali sono le motivazioni che portano gli utenti a scegliere una meta piuttosto che un’altra? Dopo le ovvie considerazioni di carattere economico, grandissimo rilievo spetta alle attività culturali, che, con un 23% di preferenza, si confermano le attività a cui viene dato il massimo peso. E spiegano l’enorme successo delle grandi capitali europee. Seguono, tra i motivi delle scelte, la possibilità di attività all’aria aperta (21% di ricerche), l’interesse storico dei luoghi (10%) e infine la presenza di musei (9%).
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