La Direzione distrettuale antimafia di Milano ha sequestrato ai fini della confisca, 124 immobili, tre società e 81 conti correnti, per oltre 5 milioni di euro, a due professionisti legati alla criminalità organizzata. Il sequestro è stato eseguito nel capoluogo lombardo e nelle province di Cremona, Biella e Bergamo, dagli agenti della Squadra mobile di Milano, dalla guardia di finanza di Cremona e dai carabinieri della Squadra misure di prevenzione della Procura Milano.
Sono sospettati di essere i contabili della famiglia Mangano i due professionisti oggetti del sequestro di 124 immobili e tre società chiesto e ottenuto dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Alessandra Dolci. Si tratta di due fratelli di origine calabrese - spiega la Guardia di Finanza - titolari di due studi di consulenza contabile a Milano ed in provincia di Cremona sospettati di essere i reali proprietari di un consistente patrimonio accumulato nel corso degli anni grazie ad attività illegali e nascosto con una fitta rete di prestanome. I due professionisti, entrambi indagati dalla Dda di Milano per associazione per delinquere di stampo mafioso, sono sospettati di essere i contabili del sodalizio criminale che faceva capo alla famiglia Mangano, decapitato lo scorso settembre dagli arresti che sono stati eseguiti dalla squadra mobile di Milano a seguito di indagini condotte dalla Dda del capoluogo lombardo.
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