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Problema frane
ecco 2 milioni

Due milioni di euro per imbrigliare le frane. Sono stati avviati i lavori di consolidamento delle aree comunali colpite da un dissesto idrogeologico preoccupante. Tre consistenti porzioni di territorio saranno “chirurgicamente” ispezionate da trivelle e ruspe per venir dotate di nuove e robuste piattaforme su cui poggiare. Gli interventi di messa in sicurezza e di consolidamento verranno effettuati in tre distinte porzioni di territorio individuate nel piano di asseto idrogeologico regionale con le sigle R4 e R3, rischio idrogeologico molto alto e alto. I cantieri  sono operativi da qualche giorno nella zona sud-occidentale dell’abitato, in contrada Carmine, in prossimità del cimitero e in via san Pietro, area situata a sud dell’agglomerato urbano. Gli interventi consistono nell’arginare l’azione devastante delle numerose frane che hanno colpito il territorio e nel convogliare in maniera meticolosa e accurata, attraverso delle opere di regimentazione, le acque provenienti dalle montagne sovrastanti il centro abitato, acque che negli ultimi hanno scavato dei veri e propri fiumi sotterranei. Perché proprio l’incessante azione erosiva dei corsi d’acqua, per come sostengono i tecnici,  è stata una delle cause principali che ha ulteriormente compromesso la stabilità delle zone a rischio idraulico indicate nel Pai. Entro il prossimo mese di agosto l’impresa vincitrice dell’appalto inizierà l’opera di bonifica e di “rafforzamento” di contrada San Leonardo e della vasta collina che sovrasta la Salina, il millenario giacimento di salgemma, costone interessato da sempre ad una serie di smottamenti e scivolamenti, probabilmente causati anche dal collasso della antiche gallerie della miniera che un tempo venivano utilizzate per l’estrazione del sale.

 

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