Altre quattro persone sono rimaste uccise oggi a Gaza dai tiri dei carri armati israeliani nell'ambito dell'offensiva terrestre cominciata ieri. Il portavoce dei servizi di sicurezza palestinesi Ashraf al-Qudra ha dichiarato che tre uomini sono stati uccisi a Khan Yunis e uno a Rafah, sempre nel sud della Striscia di Gaza.
Sale già ad almeno 5 morti (fra cui un neonato di 5 mesi) e diverse decine di feriti il bilancio delle prime ore dell'azione militare di terra israeliana nella Striscia di Gaza, dopo gli oltre 240 morti di 10 giorni di raid. Lo riferisce stanotte il portavoce dei servizi di pronto soccorso palestinesi, Ashraf al-Qudra. La situazione è definita pesante sia a nord sia a sud dall'Unrwa, agenzia Onu in loco, mentre media locali scrivono che solo il 20% della Striscia ha ora elettricità dopo gli ultimi bombardamenti.
Le forze israeliane hanno lanciato una vasta operazione di terra all'interno della Striscia di Gaza controllata da Hamas. Truppe e tank israeliani sono penetrati in diverse aree ma l'obiettivo di Israele, riferisce il portavoce militare, "non è quello di rovesciare Hamas", il quale ha anche specificato che "una nuova fase dell'operazione 'Margine protettivo' è cominciata". E' l'area nord di Gaza in particolare ad essere sotto attacco da parte dell'esercito israeliano. Lo constata l'ANSA sul posto, mentre nella zona si sentono bombardamenti e raid un po' dappertutto, in un clima di panico diffuso. Testimoni riferiscono di non sapere dove fuggire.